di Simone Dell’Uomo
Delirio Inter. Rimonta colossale. Necessaria. Forse rimonta Scudetto. L’Inter ribalta il Milan e aggancia la Juve in testa. Nonostante un Milan fantastico nel primo tempo, trascinato da Zlatan ma ancora tremendamente giovane. Giovane, tremendamente fragile, amaramente scalfibile. E così nella ripresa parte la rimonta nerazzurra, Conte e batte Pioli e trova forse la vittoria più esaltante della stagione, forse quella decisiva, forse quella che farà capire a tutto l’ambiente che con una Juve così balbettante tutto è possibile.
LA GARA
Un primo sorprendentemente tutto rossonero. Milan dominante, in lungo e in largo, un Milan frizzante che doma gli avversari e pungente costruisce minuto dopo minuto palle gol sempre più interessanti. Inter clamorosamente a guardare, passano i rossoneri con la sponda del gigante Ibra e il tap-in di Rebic. Passano solamente pochi minuti e proprio al tramonto del primo tempo il Milan raddoppia: corner, deviazione, spiazzata forte del.campione assoluto, re Zlatan, che di testa piega le mani di Padelli e raddoppia. 2-0 all’intervallo, incredibile. Incredibile come la misera capacità rossonera di gestire punteggi e di portare a casa risultati sporchi: inizio ripresa, chiunque sostiene la vittoria nerazzurra e così è, segna Brozovic, segna Vecino, 2-2 nemmeno al 50. Inter che spinge, derby che si stabilizza, poi De Vrij di testa, l’episodio decisivo: 3-2 e sorpasso. Milan tramortito, solo una palla gol, quella di Ibra, che di testa stampa il palo. Nel finale, dall’altra parte, sempre Lukaku di testa non sbaglia: 4-2 e game over, delirio Inter.
LAZIO IN SCIA Vince pure la Lazio, che giunge ad una sola lunghezza dalla coppia Inter-Juve in testa. I biancocelesti riscattano il mezzo passo falso interno col Verona e nonostante l’assenza di Milinkovic sbancano Parma: 1-0, decide l’uomo dei gol pesanti, Felipe Caicedo. Anche qui polemiche, paratone di Strakosha, ma alla fine 3 punti meravigliosi per Inzaghi sulla via Emilia.
NAPOLI A PICCO Veleno e polemiche, ma alla fine il Napoli scivola, scivola verso il basso. E mentre Ancelotti se la spassa col suo Everton, dalla salvezza alla lotta europea nel giro di nemmeno due mesi, il Napoli continua ad affondare. Nemmeno le ultime vittorie sono riuscite a consegnare un minimo di continuità ad una squadra a fine ciclo, nemmeno il doppio successo prestigioso su Juve e Samp. 3-2 Lecce e salentini ancora a comandare la corsa per non retrocede: ode a loro, se si portano a casa vittorie così importante. Doppio Lapadula, che apre prima del pareggio di Milik; poi ancora Lapa e super gol di Mancosu, ma nel mezzo un rigore evidente non segnalato per fallo sul centravanti polacco. Nel finale super gol di Mancosu, poi mezza rovesciata di Callejon ma non basta: Gattuso mastica amaro.
IL GENOA SPERA, IL BRESCIA MENO Vince il Genoa di Nicola che continua a sperare. Il Grifone fa quello che deve fare: batte il Cagliari, 1-0 firmato Pandev. Illusione Brescia al debutto di Lopez: sblocca Bisoli, nel finale amarissimo pari di De Paul. Udinese che resta lontana dalla zona retrocessione: in un modo o nell’altro anche quest’anno la squadra friulana non avrà problemi a salvarsi.