HO VISTO UN BAGLIORE ….

 

Ho visto un bagliore …nel plumbeo cielo balanzoniano .

Erano migliaia di napoletani festanti ….nell’atto di avviare , gia’ diverse ore prima del match ,  quella che sarebbe stata una serata immarcescibile ….con i loro canti , con i loro vessilli orgogliosamente spiegati ….e con la loro sana ilarita’ , piccante come un peperoncino calabro , ma purtuttavia  mai sfociante in becere offese alla persona

 

Ho visto un bagliore …tra  le strade di quella che , tradizionalmente , e’ una delle piu’ civili citta’ italiane .

Erano i canti di un popolo venuto dal sud . L’ho veduto contemperarsi ai tanti conterranei residenti in loco ….ed abbracciarsi nel ricordo , mai sopito , dei vicoli dolcemente canori di Partenope  .

 

Ho visto un bagliore ….nel cuore dell’Emilia .

Erano gli occhi di mio figlio ….per la prima volta con me in Tribuna Stampa . Occhi luminosi ed ….illuminati da quel  candore calcistico espresso in campo da undici ragazzi vestiti di bianco

 

Ho visto un bagliore ….sotto i portici olezzanti di tortellini e passatelli .

Erano i canti di gioia di chi aveva indotto , nel modo piu’ giusto ….e cioe’ con la schiacciante supremazia sul campo , al silente pentimento quei pochi cretini inneggianti al “ Vesuvio distruttore “  che ancor tentavano , in siffatta maniera , di offuscare il luminoso rinascimento della antica Capitale del Sud .

 

Ho visto un bagliore …sotto la bellissima Torre di maratona .

Erano i vani tentativi di mister Sarri di dar fuoco a quella tanto agognata sigaretta . Vezzo tabagico pur sempre negato dal regolamento del verde rettangolo  , nell’inane tentativo di accompagnare , con la ardente compagna dal filtro marrone , quei momenti di puro orgasmo sportivo che la sua squadra stava propinando .

 

Ho visto un bagliore ….. tra i corpi sinuosi delle donne emiliane .

Erano le donzelle di Napoli ….che , urlando a squarciagola , detronizzavano Mingardi ….appannaggio della struggente e mesta melodia di quel Pino Daniele che ancora accompagna i cuori azzurri .

 

Ho visto un bagliore ….li’ nel Dall’Ara .

Erano i ragazzi del Napoli . Agili come felini ….danzanti come dervisci ….piroettanti come circensi . Li ho visti annichilire un avversario che , prima della gara col Napoli , aveva complessivamente incassato appena sette reti in casa . Li ho visti abbracciarsi …..gonfiare il petto inorgogliti ….far monolitico gruppo …e tingersi il cuore di azzurro . Li ho visti replicar , con il gioco , alle altrui contumelie . Li ho visti travestirsi da olandesi di un tempo andato ….e asfaltar gli avversari con la forza sontuosa della novazione calciofila , introducendo un pensiero sportivo ( quello del bel gioco ad ogni costo ) prima d’ora conosciuto pochissime altre volte a certe latitudini .

 

La corsa del Napoli ha , pero’ , un unico indirizzo :  la rivale giallorossa .

Sbagliato sarebbe pensare di poter riacciuffar la corazzata di zebrato intinta . Troppo forti i bianconeri …e troppo avvezzi ad ogni forma di difficolta’ , anche al cospetto di avversari pronti alla erezione di mura troiane dinnanzi alla propria sedici metri .

 

Lo scudetto azzurro si chiamera’ “ secondo posto “ .

E sara’ un risultato epocale , ove si consideri quanto ringiovanita sia stata la squadra …e quali difficolta’ sembravano profilarsi “all’orizzonte del gol smarrito “  all’indomani della partenza dell’ex  prediletto figlio di genesi argentina .

 

Ho visto un bagliore …a Bologna .

Era il mio cuore che , come il flebile battito di un lontano suono tribale , dettava i tempi del suo perenne innamoramento per una squadra dalla belta’ d’altri tempi