di Simone Dell’Uomo
Altro giro, altra corsa. SignoraMia presenta il nuovo weekend di A, che partirà stasera con Roma-Bologna.
INTER-MILAN Derby della Madonnina. Il secondo della stagione. Partita cruciale, soprattutto per l’Inter di Antonio Conte. Nerazzurri galvanizzati dai 3 punti di Udine, un ritorno alla vittoria necessario, reso migliore dal mezzo passo falso interno infrasettimanale della Lazio col Verona, che ha restituito al signor Antonio il secondo posto a 3 punti dalla Juve. Bianconeri ospiti a Verona, gara complicata, c’e’ speranza di accorciare, eccome. Anche perché il Milan, nonostante il recupero di Ibra, s’è riperso sul più bello. E sa buon gruppo giovane, tutt’altro che affidabile, non assicura garanzie. Non recupera Handanovic, a destra spinge Moses, davanti Lautaro ancora squalificato e altra chance per Sanchez. Ma è a centrocampo che balla il dubbio più importante: Eriksen o non Eriksen? Il pupillo di Conte è Sensi, di qualità, si, ma che soprattutto garantisce maggior dinamismo. Per questo Christian potrebbe essere la carta da giocarsi nella ripresa, per sbloccare a scatola chiusa. Dall’altra parte Pioli sta provando un 4411, scelta sorprendentemente palleggiatrice, con Jack Bonaventura a sinistra ed il solo Calhanoglu dietro Ibra, senza contropiedisti come Rebic e Leao. Scelta sorprendente, per nulla condivisibile, per chi scrive.
ROMANE I due punti persi in casa col Verona non devono rappresentare uno scoglio insormontabile per i biancocelesti, chiamati a ripartire, chiamati soprattutto a mostrare serietà. Manca Milinkovic, si rivede Parolo. Trasferta difficile a Parma, D’Aversa recupera Cornelius e baby Kulusevsky. Roma impegnata stasera: all’Olimpico arriva il Bologna, velenoso, più che mai. Ma serve sterzare: 3 punti chiave, altrimenti si cancella quanto di buono fatto in autunno e l’Atalanta è pronta al sorpasso.
SABATO POMERIGGIO Si apre alle 15 con Fiorentina-Atalanta. Polemiche post Juve ma classifica tranquilla, il futuro è al Franchi, regna ottimismo e ciel sereno all’orizzonte. Occhio però all’Atalanta, in piena corsa Champions, tanto per cambiare. A Gasp non hanno mai regalato una grande squadra, l’impressione è che se la sia costruita da solo. A tal proposito, dopo le varie “punzecchiature” tra Gasperini e la Fiesole, risalenti addirittura allo scorso anno, il tecnico – reduce dalla vittoria della Panchina d’Oro – ha chiesto una tregua. Al Franchi è attesa una gran partita. Alle 18 Toro-Samp: debutto per Longo sulla panchina granata, gli si chiedono gol e spettacolo. Occhio alla Samp, mai più frizzante come durante l’era Giampaolo, ma più ferrea e compatta secondo matrice ranierana. A Claudio servono punti salvezza, eccome.
DOMENICA INTRIGANTE Aprirà Spal-Sassuolo, lunch time match, come direbbero dalle parti di Oxford. Uno degli ultimi treni salvezza per i padroni di casa: niente Falque, niente scossone dal mercato, ma almeno nota di merito per meritocrazia dimostrata sempre a Leonardo Semplici. Sassuolo che a metà classifica, reduce dall’entusiasmante 4-2 interno con la Roma, cerca di migliorare ulteriormente la propria classifica. Alle 15 Genoa-Cagliari: sardi in netta ripresa, ma Grifone che non può sbagliare. Napoli a caccia di continuità interna: al San Paolo arriva il Lecce, Liverani sta invece facendo cose significative in Puglia. C’è poi Brescia-Udinese, altra partita cruciale, soprattutto per le Rondinelle.