C’è la convinzione, sentendo il popolo nerazzurro, che Pioli sia una sorta di “dio del calcio” sceso in terra a dispensare comandamenti o chissà quale dogma calcistico, lungi da me affermare l’esatto contrario ma, se consideriamo nell’unisono la rosa della beneamata, ci accorgiamo che è seconda, in Italia, sola ai bianconeri.  L’allenatore interista non ha fatto altro che adattare lo schema di gioco ai principali tenori, ovvero Perisic, Candreva e Icardi, cosa che, ultimamente, in casa nerazzurra, sembrava essere di difficile comprendonio. E’ vero che la squadra di Zhang viene da ben sei vittorie consecutive ma è pur vero che, le avversarie,  non erano di levatura “per così dire” internazionale. Analizziamo l’ultima partita giocata alla “favorita” contro i rosa neri, l’Inter ha fatto il suo, con una vittoria “sparagnina” ottenuta con l’acuto dei “soliti noti”, vale a dire, cross al bacio di Candreva e deviazione sotto porta di Joao Mario e non mi si dica che la partita è stata bella…… Giustamente, l’unica cosa che conta, alla fine, è il risultato, come ci ha ricordato a più riprese il buon Massimiliano Allegri e, in tal senso, rammento le gesta della grande Inter guidata dal “mago” herrera dove, la praticità, la faceva da padrone. Contro il Pescara di Oddo, sinceramente, non mi aspetto altro che una vittoria, anche perché, gli abruzzesi, pur giocando discretamente, non mi sembra si siano calati completamente nella realtà della A, con tutto ciò che ne consegue. Per quanto riguarda la formazione, confermato il 4-2-3-1, che va tanto di moda in Europa, ma non gli undici effettivi, infatti, la coppia difensiva centrale dovrebbe essere formata da Andreolli e Medel, mentre, sulla sinistra, sembrerebbe partire dal primo minuto Santon. A centrocampo, panchina per Kondogbia che è diffidato, mentre, in attacco, ci saranno i “soliti noti”, vale a dire Perisic-Icardi-Candreva con Eder, che stando ad alcune indiscrezioni risulterebbe sul mercato, pronto a subentrare nel secondo tempo qualora il risultato sia ancora in bilico. Considerazione a parte andrebbe fatta su Gabigol che, ritengo essere, dopo Icardi, il miglior attaccante in forza ai nerazzurri: mi sorge un dubbio, se il brasiliano non parte titolare neanche contro gli abruzzesi, mi dite quando dovrebbe giocare e confrontarsi con il tatticismo esasperato italiano?

 

Filippo Cesare Vernazza