Il derby d’Italia ha lasciato tanti strascichi di veleno nei confronti dell’arbitro Rizzoli, il quale è stato scelto per una gara che, per tradizione, è sempre stata caratterizzata da ampie polemiche e veleni da ambo le parti. Nella partita di ieri sera sono stati tre gli episodi su cui si punta la lente d’ingrandimento, avvenuti tutti in area bianconera. Episodi contestati aspramente in casa nerazzurra in quanto il direttore arbitrale, nel dubbio, non ha mai concesso il rigore all’Inter. Mi preme, tuttavia, sottolineare un concetto: il mondo arbitrale non è come in ambito giudiziario nel quale tre indizi diventano una prova. Pertanto un arbitro non può, anzi non deve, assegnare un rigore come atto di condono alla squadra che può “vantarne” già due di penalty non fischiati. Ma entriamo nel merito degli episodi-chiave della gara: al 18′ del primo tempo Chiellini rifila una gomitata a Icardi: il rigore c’è, in quanto il difensore bianconero si è visto sfuggire l’ariete nerazzurro il quale sarebbe stato in anticipo sul pallone. In questo frangente gli interisti hanno ragione ad adirarsi, ma non sul prosieguo dell’azione, quando Lichtsteiner e D’Ambrosio si strattonano a vicenda alla conquista del pallone: è evidente la maglia tirata del difensore nerazzurro, ma fatto sta che è D’Ambrosio il primo a trattenere – seppure in maniera meno evidente – il colletto del difensore svizzero. Giusta in questo caso la decisione di Rizzoli.

Il terzo episodio cardine avviene al 36′ del primo tempo: Mandzukic interviene in scivolata su Icardi che stava affondando sulla destra verso la linea di fondo: Rizzoli concede il calcio d’angolo alla squadra di Pioli – richiesto anche dallo stesso Icardi – senza sbagliare, perché il gigante croato, pur essendo stato imprudente nell’intervento, colpisce soprattutto la palla. Non importa se nello slancio tocca pure l’argentino: Mandzukic è intervenuto con lo scopo unico di impattare il pallone, difatti non alza mai la gamba per far male, o comunque per bloccare definitivamente l’iniziativa di Icardi.

Da segnalare, infine, i brutti episodi avvenuti nel finale che hanno visto protagonisti Perisic e Icardi: il croato è stato espulso per accuse rivolte a Rizzoli, mentre l’argentino è reo di aver tirato una pallonata contro l’arbitro: entrambi rischiano una stangata da parte del giudice sportivo.

In Milan-Sampdoria l’arbitro Guida vede solo a metà: non concede un calcio di rigore in favore dei rossoneri per fallo netto di Silvestre che va dritto su Bacca mandandolo a terra quando il punteggio era ancora in parità, mentre assegna giustamente, dall’altra parte, il rigore ai blucerchiati per un evidente sgambettamento di Paletta su Quagliarella.