PRIMO TEMPO
Sfida quasi scontata per i nerazzurri che trovano un Pescara che, se pur rinforzato, è sicuramente inferiore tecnicamente all’Inter che, inoltre, non perde dal lontano 1987 con gli Abruzzesi. Durante i primi minuti della gara comunque, la differenza non si nota e il gioco ristagna a centrocampo. Al dodicesimo del primo tempo, su pressing nerazzurro gli uomini di Oddo perdono palla, ottimo l’invito di Gagliardini per Miranda che, da due passi, devia di testa non trovando lo specchio. L’Inter inizia a premere sull’acceleratore e, al diciassettesimo, dopo una bella trama offensiva, Candreva viene liberato sulla destra al cross che Icardi non impatta. Ci vuole un errore di Nagatomo al ventiduesimo minuto per rendere pericoloso il Pescara, che, ripartendo in contropiede, libera al tiro Kastanos, Handanovic non è impeccabile e sulla respinta arriva il vantaggio degli abruzzesi, giustamente annullato per fuorigioco. E’ la legge del calcio, chi sbaglia paga, D’Ambrosio insacca dopo una conclusione di Joao Mario deviata in corner dall’estremo difensore, il portoghese non è altrettanto bravo al trentacinquesimo quando, su errore di Zampano, nell’aria piccola, spreca un’occasione colossale. E’ comunque il preludio del 2-0 che arriva puntualmente al quarantaduesimo quando Maurito vede libero Perisic sul centrosinistra, il cross è perfetto e, questa volta, il nazionale lusitano, in scivolata, fa secco Bizzarri.
SECONDO TEMPO
All’inizio del secondo tempo, come prevedibile, l’Inter arretra il baricentro e il Pescara si rende pericoloso prima con un tiro da fuori area di Bahebeck e, sucessivamente, al cinquantottesimo, Verre si divora un goal dopo un’uscita a valanga di Handanovic sempre sul francese. I milanesi si svegliano al settantaduesimo, Eder, subentrato a Perisic sigla il 3-0 su invito di Icardi partito in palese posizione irregolare, dopo il terzo goal, la parità si trasforma in un’amichevole, da registrare solo qualche numero di Gabigol, subentrato, a sua volta, ad un ottimo Candreva e un contatto dubbio tra Gagliardini e Memushaj.