Gli amori nascono e gli amori si dissolvono,a volte senza un esatto motivo ma quello tra la Juve e Dani Alves è forse stato un flash, magari tra i più brevi della storia del calcio perchè nessun altro si è mai congedato in tempi così brevi e con così sgradevoli comportamenti assunti.

La storia tra Juve e Dani Alves ha vissuto un anno solare, il tempo delle conoscenze salottiere a base di the e un caffè sporadico nel dopo pranzo o colazione per i più aristocratici, insomma di un semplice incontro senza molta storia da raccontare ma la cosa che lascia sicuramente più amaro in bocca il modo poco rispettoso con il quale il brasiliano abbia rescisso più che un contratto il suo rapporto umano con un ambiente che lo aveva accolto come un grande campione di altissimo livello. Il rispetto per la società è cosa da cui non si può prescindere, quello verso i tifosi appare cosa ben più delicata se vogliamo. Cose e atteggiamenti non sono piaciuti. Dalle dichiarazioni verso la società, a un risentimento causato forse dalla sconfitta di Cardiff ma forse più che lui altri senatori avrebbero avuto qualche motivo in più per essere amareggiati ma nessuno mai si sarebbe minimamente azzardato a consigliare un compagno di cambiar aria. Un paio di scarpini come emblema di cattivo gusto a ricordare la finale conquistata contro la sua attuale squadra di appartenenza: a volte al cattivo gusto non c’è davvero limite. Nella vita si può parlare certo e forse nemmeno tanto ma a livelli di così basso professionismo nessuno era mai arrivato.  Il signor Dani Alves ha disputato un mediocre campionato ricordandosi di giocarlo da quel bravo campione che è solo lo spazio di 3 gare. Credo che il suo rendimento complessivo sia assai insufficente per potersi prendere queste libertà. Forse almeno in questo Maradona ( dichiarazioni di qualche giorno fa sul giocatore brasiliano) giudicando l’operato dell’ex giocatore blaugrana per una volta ha avuto ragione.