La Juventus è l’alibi di chi non vince. Una frase divenuta ormai un mantra negli ambienti bianconeri e che riecheggia ogni volta che i campioni d’Italia beneficiano di una decisione arbitrale a loro favore. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, risale alla serata di ieri: minuto numero 95′, in campo si sfidano Juventus e Milan. Il punteggio è inchiodato sull’1-1, ancora una decina di secondi e l’arbitro emetterà il triplice fischio. Lichtsteiner tenta l’ultimo affondo sulla destra e prova a crossare il pallone in mezzo all’area, ma questo viene intercettato con un braccio da De Sciglio.

Il fischietto imperiese Davide Massa, dopo un rapido consulto con il suo addizionale, non ha dubbi: è calcio di rigore. Subito i giocatori rossoneri circondano minacciosamente l’arbitro di porta, invocando la revoca di una decisione che regalerebbe alla “Vecchia Signora” la possibilità di mandare il “Diavolo” al tappeto.

ph Marchisciano / One+Nine Images
Torino 10–03-2017 – Juventus vs Milan 2016-2017
Nella foto: de sciglio e bertolacci

Il resto, ormai, è storia nota: il penalty viene confermato e trasformato con freddezza da Dybala, che regala alla sua squadra tre punti fondamentali in chiave scudetto. Ma Juventus-Milan non finisce al 97′, no: continua in tv e sui social, dove i tifosi rossoneri (e non solo) gridano allo scandalo, parlano di “Rubentus” e del “ritorno dei ladri”, che rappresentano “la vergogna d’Italia” (Giuntoli docet).

Le immagini, tuttavia, evidenziano come l’arto di De Sciglio, pur non essendo staccatissimo dal corpo, effettui un movimento volto ad aumentarne il volume, punibile da regolamento con l’assegnazione del tiro dagli 11 metri alla squadra avversaria.

“Facile sparare sulla Croce Rossa”, verrebbe da commentare: colpire un bersaglio comune è molto più semplice che ammettere le proprie colpe e analizzare con obiettività l’incontro. Se ciò accadesse, infatti, oggi si sentirebbe parlare del rigore (netto) non concesso nel primo tempo a Dybala e della rete del pareggio firmata da Carlos Bacca in posizione di fuorigioco.

Ma in fondo, perché essere onesti con se stessi? Molto meglio incolpare chi antipatico lo è già, nascondendo le proprie falle dietro polemiche da arringa folle.

La Juventus è l’alibi di chi non vince ed è felice di esserlo: finché la bacheca dei trofei continua a rimpinguarsi di anno in anno, perché prendersela? Le soddisfazioni più belle, come sempre, arrivano dal campo e si sa, il campo non mente mai.

ph Marchisciano / One+Nine Images
Torino 10–03-2017 – Juventus vs Milan 2016-2017
Nella foto: dybala e dani alves a fine partita