La situazione della Juventus tiene in ansia i tifosi. Paure, timori e ripercussioni sulla fiducia del popolo bianconero nei confronti della vecchia signora non fanno dormire sonni tranquilli.

Non sarà una seconda calciopoli, almeno si spera, ma la quasi certezza arriva dalle parole dell’avvocato Paco D’Onofrio docente all’università di Bologna e specialista in diritto sportivo quando ha esplicitamente dichiarato (nel corso della trasmissione Signora Mia) che i presunti capi di accusa rivolti alla Juventus non porterebbero a pensare nulla di realmente concreto se non a supposizioni che dovranno essere tuttavia provate. I tempi di un’eventuale processo, nel caso fosse (plusvalenze in primis e a seguire presunti ritardi nei pagamenti degli stipendi: in esame solo 4 mensilità) non andranno oltre il periodo primaverile. Eventuali penalizzazioni espressi in punti da scontare riguarderanno la stagione in corso. Tuttavia sono solo supposizioni che potranno materializzarsi solo in casi estremi ovviamente. Il tutto intanto passerà al vaglio della magistratura ordinaria. Per quanto riguarda invece il lato sportivo tempi e giudizi avranno un diverso seguito. Provvedimenti su eventuali punti da scontare, deferimenti degli interessati ma da escludere la tanto temuta retrocessione. Tutto cio’ riguardera’ gli organi della giustizia sportiva che appunto si esprimerà in tempi piu’ rapidi. Tutte le decisioni eventuali riguarderanno l’anno in corso.

La vicenda Juventus ha scosso e non poco il mondo del calcio che cerca distrarsi a fatica con un mondiale che tuttavia non riesce a catalizzare l’attenzione generale. L’assenza dei nostri azzurri è un altro elemento di riflessione di un sistema ormai da considerarsi fallimentare. Gravina e poi il ministro dello sport Andrea Abodi all’unisono hanno fermamente puntualizzato che a rispondere agli organi preposti non saranno solo i bianconeri ma anche altre squadre della massima serie. Aurelio de Laurentiis a domanda sul caso Juventus ha risposto che saranno i giudici a decidere, De Laurentiis sostiene che il calcio dovrà ripartire dagli alti vertici. Dichiarazione critica ma forse inopportuna visto che lo stesso presidente del Napoli è iscritto nel registro degli indagati, per il reato di falso in bilancio in concorso.

Sicuramente il terremoto che sta coinvolgendo gran parte del campionato macchia la credibilità dello stesso, la ripresa del torneo ci dirà se questa scabrosa vicenda potrebbe intaccare, seppur marginalmente, gli equilibri dei giocatori: se cosi fosse un rendimento non certo ottimale porterebbe a condizionare il proseguo del torneo e questo sarebbe il danno maggiore.