Seppur sono anni che non vivo a Roma mi considero ancora uno juventino di Roma ma perdere con i giallorossi in questo modo lascia amaro in bocca e molte perplessità. I pali e le traverse, sia ben chiaro, fanno parte del gioco. I vari Kean dovrebbero essere messi sul mercato ma qualcuno ancora si chiede perché fu acquistato. Ora non vorrei dire il classico: “io ve lo avevo detto”  ma preferisco dire che questo giocatore seppur voglioso non ha numeri da massima serie ma principalmente da Juventus.  Nulla di personale contro il ragazzo per carità, mancano alcuni fondamentali e precisione in fase realizzativa e da ieri sera anche self control e quest’ultimo particolare non è certo da poco. Da un attaccante Kean, a un altro. Vlahovic. Dusan di valori ne ha da vendere ma sembra aver smarrito la Trebisonda da quando è alla Juve. Un lontano ricordo di quello che fu in viola. Contro i giallorossi un continuo “nulla” imbarazzante evidenziando tra l’altro anche un discreto nervosismo che è stato sicuramente controproducente ai fini del rendimento personale  e peggio poi del supporto alla squadra.  La Juve ha perso la sua gara giocando modestamente, niente di ché certo, ma ha perso e poteva vincere contro questa Roma, che come già detto in precedenza, è compagine modesta che esprime un calcio prevedibile e scevro da colpi affascinanti. Mou vive di immagine e meno di concretezza. Alla luce di quanto accaduto all’Olimpico, risulterebbe stucchevole cercare colpe e colpevoli, ma Allegri si prenda le sue sacrosante responsabilità. Il percorso dei bianconeri si fa duro e pieno di insidie: L’Europa League non è cosa che ci possa riguardare. Guardate che li da quelle parti ci sono squadre forti. La coppa Italia? Se per il secondo anno esci con l’Inter sarà sicura una rivoluzione a partire dal tecnico.
Un messaggio a Max: mister, non ci siamo proprio e la Roma la dovevamo mangiare.
Consegnano dunque agli archivi di questo campionato pieno di contraddizioni e di regole alterate questa ennesima battuta d’arresto della vecchia signora. Ora si ricomincia allora e credo di aver perso il conto di quante volte ci siamo illusi. Battute d’arresto e poi ripartenze ma poi ancora l’ultima ripida discesa di un itto volante divenuto ormai troppo ripetitivo. Si deve ricominciare, ma come? Nel sentimento popolare degli juventini si percepisce malcontento e di getto il desiderio di archiviare al più presto questa stagione sicuramente pregna di delusioni e di un ricco bagaglio colmo di incertezze. Questa è la prima cosa che il popolo mormora.