C’è poco da dire sulla prestazione della Juve bella e travolgente con trame di gioco convincenti dove seppur a sprazzi si intravedono i dettami e le filosofie sarriane dove la spregiudicatezza si sposa perfettamente con lo spettacolo tanto desiderato e reclamato nel periodo allegriano.


Replica di Juve Napoli dove quei 60 minuti hanno fatto stropicciare gli occhi all’Allianz Stadium. Si replica dunque al Wanda e il risultato è lo stesso. Se la Juve non meritava la beffa del pareggio come accadde contro la compagine di Ancelotti piangere sul latte versato, sulle cose sbagliate e quelle da non ripetere si intravede tuttavia un grande processo di crescita e la scialba nonché imbarazzante prestazione contro la Fiorentina è stata solo una parentesi di fine estate. Allarme della Juve è correggere i goal incassati su palle inattive, la mancanza poi di Chiellini che lascia un vuoto incolmabile e le note positive sulla crescita di De Ligt danno qualche segnale di crescita in proiezione futura.
Migliori in campo anche se non avessero segnato i goal partita Cuadrado e Matuidi. Buono Higuain che inventa un assist delizioso per Cuadrado e si conferma sempre più uomo determinante. Cristiano Ronaldo collabora per tutti e alla fine poteva anche risolvere la gara se la palla fosse partita con un’angolazione più stretta. Il gesto della paura rivolto al pubblico del Wanda altro non è che una logica risposta ai numerosi fischi che hanno accompagnato il fuoriclasse portoghese ogni volta che toccava il pallone.

Bravo Sarri che non ha sbagliato nulla ma la sua mano si vedrà davvero entro due mesi.
Dybala non è un caso ma solo un uomo che se volesse potrebbe cancellare dubbi e polemiche.

Insomma una Juve ancora fresca di preparazione mostra segnali di maturità e di ordine.

Ph. Giuliano Marchisciano / One + Nine Images