(Emanuele Tonini) (Piera Fabiano)
In Europa è tutta un’altra storia, così potremmo riassumere la partita di stasera all’Allianz Stadium, una doppietta di Dybala e i gol di Chiesa e Morata, stendono lo Zenit per 4-2. Ma andiamo con ordine e vediamo la formazione messa in campo da Allegri, che schiera l’ormai consueto 442, con Szczesny in porta, difesa a quattro formata da Danilo e Alex Sandro sulle fasce, Bonucci e DeLit centrali, centrocampo con McKennie incursore, Locatelli play, esterni alti Chiesa e Bernardeschi, coppia d’attacco obbligata con Dybala e Morata. L’arbitro della partita è lo spagnolo Jose’ Hernandez Alejandro. Ai bianconeri sarebbe pure bastato un pareggio per mettere al sicuro la qualificazione, ma per sicurezza la Juve chiude i discorsi con un perentorio 4-2 che avrebbe potuto essere più rotondo. Il protagonista della partita ha il nome e il cognome di Paulo Dybala, la Joya stasera fa di tutto, doppietta assist e palo, voci incontrollate lo hanno avvistato anche in tribuna a vendere pop corner. Stasera il numero 10 bianconero ha raggiunto e superato un certo Michel Platini a quota 106 gol, e scusate se è poco. La partita è stata in totale controllo della Juve, che ha condotto le danze dall’inizio alla fine e a parte la sfortunata autorete di Bonucci, lo Zenit è stato spettatore non pagante per tutta la partita, salvo poi realizzare il gol del 2-4 per via di una dormita di Rugani appena entrato al posto del numero 19 bianconero che si perde Sardar Azmoun che realizza la rete finale. Oltre al palo colpito da Dybala nel primo tempo, nella seconda frazione di gioco, l’americano volante, alias McKennie, dopo una serpentina che ha creato il panico in area russa, ha colpito la traversa. Il gol del 3-1 siglato da Chiesa, ha chiuso praticamente i giochi, al termine di un azione personale conclusasi con un diagonale di sinistro, e gol conclusivo di Morata, che torna al gol dopo un periodo di digiuno. Dopo qualche titubanza iniziale, la Juve ingrana la quarta e affronta la partita con il giusto atteggiamento, occupando il campo con una squadra compatta, attenta dietro e micidiale in attacco. Dybala oggi mobilissimo, è stato ben supportato da Chiesa e Bernardeschi, costruisce e finalizza, colpendo dopo Sassuolo e Verona, il terzo palo in tre partite consecutive. Oggi la Juve ha giocato molto ispirata, intensità e ritmo hanno fatto da cornice ad una prestazione molto buona, e anche dopo il gol del vantaggio, non ha abbassato il baricentro come spesso accade, ma ha continuato a macinare gioco. E anche le occasioni non sono mancate, infatti dopo il gol di Dybala, Morata ha la palla buona per il raddoppio, ma la spreca malamente, occasioni che continuano con i colpi di testa di Chiesa e McKennie e un sinistro deviato di Bernardeschi. Cosi le squadre vanno al riposo incredibilmente sul punteggio di 1-1. La ripresa inizia come è finito il primo tempo, con la Juve che spinge alla ricerca del vantaggio, e lo Zenit che difende a 5 dietro e prova a controllare la partita cercando di colpire in ripartenza. Dybala sfiora il gol dopo pochi minuti con un tiro che lambisce il palo, ma è l’antipasto che porta al raddoppio per un fallo in area di rigore su Chiesa. La Joya sul dischetto, regala qualche brivido all’infreddolito pubblico presente, infatti il rigore viene calciato due volte, e diremmo per fortuna perché il primo tiro era finito a lato. Al secondo tentativo, Paulo sceglie la stessa traiettoria, e con un rasoterra angolato batte il portiere. Juve sempre più in controllo e alla ricerca del terzo gol, senza rischiare praticamente nulla. Prima della terza rete firmata da Chiesa su assist di Bernardeschi, si registra la traversa di McKennie. Chiesa che si ripete poco dopo ma il suo tiro è respinto sulla linea a portiere battuto. Quarto gol di Morata con un sinistro in corsa su assist dell’ onnipresente Dybala. Dybala che esce al minuto 88 tra la standing ovation dei tifosi, sostituito da Kulusevski. Le altre sostituzioni sono Arthur per Locatelli e Rabiot al posto di Bernardeschi al 79′, e Rugani per Bonucci all’88’. Finalmente abbiamo assistito ad una bella Juve, padrona del campo, aggressiva e propositiva in attacco, che ha concesso poco e nulla allo Zenit, con il risultato che avrebbe potuto essere più ampio. E adesso testa alla Fiorentina, in una partita che per i nostri avversari è da considerarsi la partita della vita, per noi invece deve essere il punto di partenza per provare a risalire la china, quindi come sempre #FINOALLAFINEFORZAJUVENTUS. E adesso come di consueto le pagelle della brava Piera Fabiano, che da stasera, indicherà i tre migliori della partita per votare l’mvp della partita, e a fine mese il giocatore che otterrà più voti, sarà il giocatore del mese.
SZCZESNY 6,5 : la palla che gli ha passato Danilo di testa è stato un impegno serio della partita. Le altre parate importanti non lo impensieriscono. Ottimo intervento su Malcom. Viva Tek.
ALEX SANDRO 5,5 : cammina. Il problema è che durante una partita di calcio si deve correre.
DELIGT 6,5: stasera non passa nessuno. Tranquillo lui, tranquillissimi noi.
DANILO 6,5: ha fatto una grande partita. In una recente intervista diceva che era necessario ritrovare la cattiveria e stasera si è messo d’impegno a cercarla.
BONUCCI 6: sfortunato sul colpo di testa che ha portato lo Zenit al pareggio nel primo tempo, per il resto ha fatto il suo.
BERNARDESCHI 6: avrà ancora i piedi che sembrano due ferri da stiro, ma stasera abbiamo visto la grinta di chi la maglia vuole riprendersela tutta.
LOCATELLI 7: non si è risparmiato, cercando sempre la verticalizzazione. Ha fame e si vede. Speriamo anche noi di vederla sempre.
CHIESA 7: un’altra partita così e lo eleviamo ufficialmente a cattedrale.
MCKENNIE 6,5 : qualsiasi cosa sia la roba gialla che ha in testa, funziona. Se la mette sul mercato con continuità di prestazione, abbiamo buone speranze di alzare la cifra da investire nel calciomercato di gennaio. Sfortunato sulla traversa di quello che poteva essere un gran gol.
ARTHUR : SV
RUGANI : SV
KULUSEVSKI : SV
MORATA 6: stasera ha corso…. però sbaglia il gol…. e se non lo sbaglia è fuori. Fino al minuto 82. Ciliegina sulla torta.
DYBALA : 7,5 corre, lotta suda e segna. Una Joya per gli occhi e il cuore di noi tifosi. E stasera anche ” Le Roi”!!
I tre migliori: Dybala, McKennie, Chiesa.
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