JUVENTUS INTER,DENTRO LA PARTITA            (di Massimiliano Fantasia)
Sarà un Juventus-Inter come mai lo è stato; lo dicono, prima di tutto i numeri. Non era mai successo, a questo punto del campionato le due formazioni si affrontassero con così tanti punti messi insieme,ben 60 dopo appena12 giornate. Con un terzo di campionato alle spalle prima del derby di Italia, l’Inter aveva portato in dote al massimo 27 punti e la Juve 24: era esattamente la stagione  2008-09 e anche in quell occasione si giocò alla tredicesima giornata proprio  come quest !anno. In quel caso vinsero i nerazzurri per 1-0.
La prima preoccupazione di Massimiliano Allegri sarà complicare la vita di Calhanoglu, con una marcatura stretta come aveva già fatto negli scorsi anni con Brozovic. Ma a chi toccherà questo compito? O a uno dei due attaccanti, se Locatelli dovesse recuperare e quindi confermarsi il tradizionale 3-5-2 o un’altra ipotesi è affidare questo ruolo a Miretti, con il centrocampista che quindi si alzerebbe trasformando la squadra in un 3-4-1-2, con Mckennie e Rabiot in mezzo. Una variazione più offensiva invece sarebbe quella di un 3-4-3, con Chiesa attaccante di destra e uno tra Iling Junior e Kean dall’altra parte. In ogni caso, sono tre le parole chiave per Allegri, attenzione, equilibrio e velocità. Dall’altra parte, Simone Inzaghi ha ricordato le sconfitte subite in campionato nella passata stagione con la Juve; nella giornata di ieri ha rivisto con i ragazzi le immagino di quelle partite per correggere gli errori. In primis quello sulle marcature preventive.  Una chiave tattica sarà l’affondo sul lato destro bianconero, il più debole: tra Gatti e (forse) Cambiaso, Dimarco e Mkhitaryan possono scambiarsi di posizione. E poi ovviamente il lavoro dei due attaccanti, Thuram e Lautaro, che dovranno anche muovere Bremer dalla sua posizione e liberare spazio per l’inserimento dei centrocampisti.Una partita alla fine vedrà primeggiare chi avra’piu” capacità di non farsi sopraffare dalla paura di sbagliare e riuscirà fino alla fine a rimanere sul pezzo cercando di non mostrare mai il fianco all avversario. In questo Massimiliano Allegrii si è sempre mostrato più capace del collega sono i numeri a dirlo ma forse mai come quest anno Simone Inzaghi ha tutto per invertire questa tendenza o magari è solo un illusione