(GIAN LUCA FEO)
Questa sera di scena allo Stadium per l’ultima giornata del girone di andata ed ultima partita dell’anno solare affrontiamo il Cagliari di Mazzarri reduce dalla sonora sconfitta di Udine e con uno spogliatoio alquanto spaccato, mentre la Juventus cercherà di chiudere bene l’anno solare e di concludere il “quasi filotto” tanto auspicato da Mister Allegri prima della pausa natalizia, in attesa dei due mesi di fuoco che ci attendono dal 6 gennaio in poi.
In sede di presentazione la partita di stasera doveva essere quella della consapevolezza e quella del rilancio per cercare di accorciare la classifica verso il quarto posto e per consentire al gruppo di chiudere questo ciclo con una vittoria rasserenando l’ambiente per poi ripartire l’anno nuovo con il piglio giusto.
Allegri schiera la Vecchia Signora con il classico 4-4-2 con Bernardeschi pronto ad alzarsi sulla linea degli attaccanti a creare superiorità con gli 1 vs 1, sfruttando oltremodo il suo buon stato di forma.
La squadra approccia bene alla gara e nei primi 15’ crea almeno una nitida palla gol soprattutto con Moise Kean che al 10’ su un perfetto cross Cuadrado e da posizione favorevolissima centra clamorosamente il palo e con lo stesso vercellese che due minuti dopo non conclude di prima intenzione facendosi chiudere dopo un’azione ben orchestrata da Bentancur; il Cagliari invece non riesce mai a rendersi pericoloso e non riesce ad uscire dalla propria metà campo, complice l’atteggiamento troppo guardingo predisposto da Mazzarri con Joao Pedro unica punta di ruolo.
Si galleggia così con una Juve sempre a fare la partita ma con giocate molto compassate e manovra poco fluida e prevedibile e con i sardi sempre più compatti nella propria metà campo a difendersi senza troppi affanni e pronti a tentare di sfruttare qualche ripartenza, a dir il vero mai concessa di bianconeri ma che incominciano a mettere fuori la testa dopo almeno 25’ di dominio territoriale bianconero ma Juve che finalmente passa al minuto quaranta dopo un’azione insistita di Bernardeschi che entra dentro al campo dall’out di destra e conclude in porta; il suo tiro complice una deviazione di un difensore sardo, viene spizzato di testa da Kean che con un ottimo riflesso ed un buon senso della posizione (aveva da poco invertito la posizione con Morata), si fa trovare pronto e realizza, al terzo tentativo personale, il gol che porta avanti la Juventus e primo tempo che si conclude senza recupero e senza sussulti di rilievo.
Seconda frazione di gioco che si apre con il cambio di McKennie che subentra al posto dell’acciaccato Rabiot collocandosi nella posizione di esterno sinistro e con Arthur sempre a fungere da metronomo; la squadra sembra aumentare i giri in questo inizio ripresa muovendo la palla ad una maggiore velocità ed a due tocchi favorendo trame più pericolose ma del tutto sterili e con il centrocampista brasiliano che dopo un discreto primo tempo esce dal gioco e poco è Mazzarri che prova ad alzare il baricentro alla sua squadra inserendo Pavoletti; la mossa si rivela azzeccata in quanto il Cagliari crea due nitide palle gol con Dalbert prima al 60’ che a in spaccata non arriva su un bel traversone ed otto minuti più tardi con un gran colpo di testa di Joao Pedro che impegna severamente l’attento Szczesny che mette in angolo.
Da segnalare l’infortunio muscolare di Kean al minuto 71 che accusa un dolore ad un polpaccio e lascia il posto a Kulusevsky e partita che nell’ultimo quarto d’ora è in controllo della Juve attenta a non commettere errori ma pronta a sfruttare con delle ripartenze veloci le occasioni che si presentassero per raddoppiare e chiudere definitivamente la gara, raddoppio che giunge al minuto ottantatré subito dopo il cambio Locatelli per Arthur con Allegri che da più fisicità al centrocampo negli ultimi minuti di gara.
A segnare è Federico Bernardeschi, ottima la sua prova (assist e gol) che torna al gol dopo ben 513 minuti segnando alla sua vittima preferita guarda caso il Cagliari.
Il match si conclude praticamente qui, con l’arbitro Dionisi che mette fine alle ostilità dopo 5’ di recupero.
Termina qui il mini ciclo della Juve che anche oggi come a Bologna stende l’avversario con il classico risultato di 2-0, mantenendo soprattutto la porta inviolata grazie ad una ritrovata solidità difensiva e un cinismo in zona gol dove qualche timido miglioramento sta iniziando a vedersi.
Questa vittoria come quella del Dall’Ara di domenica scorsa rappresenta un ulteriore step di crescita collettiva della squadra e metterà sicuramente un po’ di pressione a chi ci precede in classifica con la lotta per il quarto posto che nel girone di ritorno si preannuncia avvincente.
Già stasera, grazie alle buone notizie giunte da Marassi dove l’Atalanta ha impattato sullo 0-0 contro i grifoni, madama rosicchia altri due punti alla Dea e la gara dell’Allianz allunga a due le vittorie consecutive e se dovevamo avere delle risposte e delle conferme, questa sera in parte sono arrivate.
Ora la squadra e noi tifosi festeggeremo il Natale un po’ più sereni e questi dieci giorni di riposo permetteranno di ricaricare le batterie ed il rientro degli infortunati di lusso ad eccezione di Danilo in modo tale da presentarci quasi al completo per il prossimo match che disputeremo sempre in casa ospitando il Napoli alla ripresa del campionato il 6 gennaio, che per la Juventus dovrà rappresentare l’inizio di un nuovo torneo per cercare di entrare prepotentemente nelle prime quattro della classifica e per noi tifosi che dalla Befana ci aspettiamo qualche altro regalo proveniente dall’imminente apertura della sessione invernale di calciomercato.
#finoallafineforzajuventus #occhiditrigre #juvecagliari
LE PAGELLE:
SZCZESNY 7: spettatore non pagante del match nella prima frazione di gioco, mentre nel secondo tempo compie un intervento fantastico su colpo di testa ravvicinato di Joao Pedro al 68’, mentre per il resto solo interventi di ordinaria amministrazione: ATTENTO;
CUADRADO 6,5: schierato esterno basso ed a rischio giallo in quanto diffidato staziona stabilmente nella metà campo avversaria e la fascia sinistra cagliaritana soffre e non poco le sue scorribande; il Panita è uno dei pochi a metterci sempre impegno e sacrificio ed è sempre uno dei più arrembanti ed utile in entrambe le fasi: COSTANTE;
DE LIGT 6: nel primo tempo ordinaria amministrazione per l’olandese il quale si concede anche qualche sortita offensiva visto che c’è Bonucci che marca l’unica punta Joao Pedro; nella seconda frazione di gioco alza il solito muro invalicabile neutralizzando di fatto il combattivo Pavoletti anche se si perde Joao Pedro in area in occasione della colossale palla gol sventata dal polacco: PILASTRO;
BONUCCI 6: con De Ligt regge bene l’urto dell’attacco sardo e si fa notare per un paio di chiusure con i giusti tempi e dimostra la sua proverbiale abilità in fase di impostazione: IN CRESCITA;
ALEX SANDRO 5: sempre timido, ed ancora una volta impalpabile la sua prestazione: mai a saltare l’uomo in uno contro uno, mai un cross, mai una sgroppata, mai un tentativo per aiutare i compagni in attacco. Prestazioni in linea con le precedenti, ormai lontano parente dei tempi d’oro che furono, ma così è come giocare con un uomo in meno e tra l’altro rendere il fianco agli avversari: INVOLUTO;
BENTANCUR 6: gioca da mezzala e si mette in mostra sia in fase di interdizione che di rilancio dell’azione offensiva. Buona prestazione ed una delle poche note positive da evidenziare nel centrocampo di questa sera: ESSENZIALE;
ARTHUR 6: anche stasera nel primo tempo agendo da metronomo dimostra di saper giocare bene soprattutto quando i ritmi sono bassi, nella seconda frazione di gioco scompare dal campo non appena il ritmo si alza e la squadra inizia a giocare a due tocchi e la cosa sembra strana considerate le sue dote tecniche: DISCONTINUO;
DAL’ 83’ LOCATELLI: s.v.
RABIOT 5.5: anche lui in crescita e nel ruolo a lui più congeniale si fa notare in diverse sortite offensive e per qualche pallone in più recuperato; sostituito ad inizio ripresa per infortunio che si spera sia di scarsa entità. IN CRESCITA;
DAL 46’ MCKENNIE 6: buon impatto dell’americano sulla partita, sempre nel vivo delle azioni offensive e sempre pronto anche in fase di interdizione: IMPORTANTE;
BERNARDESCHI 7.5: Stasera migliore in campo in assoluto. Prestazione di sostanza con una condizione fisica in crescendo; onnipresente in tutte le azioni più pericolose della Juve ed ha il merito di fornire l’assist del primo gol di Keane e di chiudere la gara a 15’ dal termine: SONTUOSO;
DALL’89’ DE SCIGLIO: S.V.
KEAN 6,5: Moise uno dei migliori stasera gol a parte; decisiva la mossa di Allegri quando due minuti prima del vantaggio bianconero lo inverte con Morata spostandolo al centro dell’attacco per riempire l’area; alterna giocate importanti e momenti in cui si assenta dal gioco: IN FIDUCIA;
DAL 72’ KULUSEVSKY 6: entra bene in partita dando profondità alla squadra e fornendo l’assist a Berna che di fatto ha chiuso il match, intercettando uno scellerato cambio gioco del difensore del Cagliari: PROPOSITIVO;
MORATA 6,5: ancora una volta prestazione condita di alti e bassi per Alvarito che perlomeno ha il merito di sbattersi su tutto il fronte offensivo cercando la profondità ed uscendo fuori venendo incontro per far salire la squadra; si trova bene sia in posizione centrale che in quella di esterno alto dove non disdegna di fare a sportellate con gli avversari: CORIACEO;
DALL’89’: KAIO JORGE: S.V.
ALLEGRI 7: imposta la squadra con lo stesso assetto tattico di Bologna, dando solidità alla difesa e rinvigorendo alcuni giocatori tipo Bernardeschi e Kulusevky. Con la testa bassa e con tanto lavoro la squadra crescerà e l’obiettivo quarto posto potrebbe essere alla portata.
I TRE MIGLIORI IN CAMPO PER IL SONDAGGIO:
BERNARDESCHI – MORATA – SZCZESNY