pagelle

( Emanuele Tonini)  ( Piera Fabiano)

Il compianto Niccolò Carosio avrebbe detto clamoroso all’Allianz, il Sassuolo per la prima volta sbanca lo Stadium, superando al 95 la Juventus con un gol di Maxime Lopez. Per la Juventus questa partita, avrebbe dovuto essere una gara da vincere e non da giocare come detto ieri in conferenza da Mister Allegri, e purtroppo invece è successo l’esatto contrario di quanto sperato dal tecnico labronico. La sconfitta per 2-1 all’ultimo secondo di recupero è una doccia fredda che speriamo venga metabolizzata in fretta per non compromettere il proseguio della stagione. Ma andiamo con ordine e partiamo dalla formazione scesa in campo, consueto 442, con in porta Perin al posto di Szczesny,  difesa a quattro con Danilo e De Sciglio esterni e Bonucci e Deligt centrali, a centrocampo Chiesa a destra e Rabiot a sinistra, interni Locatelli e McKennie, e coppia d’attacco formata dal rientrante Dybala e Morata. La Juveparte forte creando quattro occasioni nei primi 7 minuti, ma tra fuorigioco e Consigli che respinge un tiro cross di De Sciglio,non riesce a capitalizzare un avvio ad alto tasso di pericolosità. Al minuto 11 De Sciglio è costretto ad abbandonare per un’infortunio al ginocchio sinistro, e viene sostituito da Alex Sandro, che a causa dell’ingresso a freddo,  non riesce ad entrare in partita. La Juve nonostante un dominio di possesso palla,  non riesce a concludere in porta, e quindi il Sassuolo prende coraggio ed alza il baricentro,  arrivando anche a concludere in maniera pericolosa , con un tiro velenoso di Berardi che Perin devia in calcio d’angolo al minuto 18. La Juve fa tutto sommato un calcio discreto,  con McKennie attivo negli inserimenti,  Chiesa che accompagna l’azione d’attacco,  spesso partendo dalle retrovie, e Dybala che arretra, per liberare spazi  ed arrivare al tiro, cosa che accade al 37° quando la Joya con un gran tiro di sinistro colpisce il palo. Purtroppo questa pressione è sterile, e al 44′ il Sassuolo sfrutta una delle poche occasioni fin qui avute, si traveste da Juventus e con Frattesi entrato in area batte con un tiro di destro in corsa Perin. Si va così al riposo con i neroverdi incredibilmente in vantaggio. La ripresa vede la sostituzione di uno spento Rabiot con Cuadrado,  Chiesa si sposta così a  sinistra. Il Sassuolo abbassa i ritmi e diminuisce il pressing, e punta più sul possesso palla per far trascorrere i minuti. La Juve rimane corta, ma allo stesso tempo alza i ritmi,  producendo due occasioni in un paio di minuti, al 58° Una respinta di ginocchio su tiro di McKennie, poi Consigli respinge un tiro di Dybala e Chiesa di testa manda alto.
La Juve spinge, ma il Sassuolo non si fa sorprendere, e anzi quando può tenta le sortite nella metà campo juventina. Al 62° Kaio Jorge subentra ad uno spento Morata, e subito si mette in luce, una sua rovesciata finisce fuori di poco, e da una sua punizione calciata perfettamente al 76°, permette a McKennie di colpire di testa e insaccare il gol del 1-1. A questo punto Allegri tenta il tutto per tutto, e inserisce Arthur e Kulusevski,  al posto di Locatelli Danilo per cercare di portare a casa la partita,  però nel calcio spesso accade ciò che meno ti aspetti, e un contropiede del Sassuolo condotto da Maxime Lopez che si invola sulla sinistra e prima del disperato tentativo di McKennie di recuperare,  infila Perin per il gol che vale i tre punti per gli ospiti e la disperazione per i bianconeri. Alla luce del risultato di questa sera, vedere il bicchiere mezzo pieno appare quantomeno utopistico, anche perché il distacco dalla vetta si è portato a 13 punti,  e anche se mancano ancora 28 giornate alla fine del campionato,  al momento appare impensabile una rimonta, ma si sa che gli dei del pallone si divertono a confondere le idee ai protagonisti e quindi bisognerà fare tesoro di questa sconfitta, buttarsi a capofitto nel tentativo di rimediare a questa situazione complicata,  accentuata dal fatto che manca un goleador in grado di essere il finalizzare dell’azione,  cosa che fino a poco tempo fa era ad appannaggio quasi esclusivo di Ronaldo, che mascherata i difetti strutturali di questa squadra, ma che adesso con la sua partenza sono venuti inesorabilmente a galla, mettendo a nudo i limiti di questa squadra.  Ma noi siamo la Juve, quindi è d’obbligo non mollare ma rimboccarci le maniche e lavorare sodo per cercare di tornare a vincere lo scudetto, e nonostante la sconfitta #FINOALLAFINEFORZAJUVENTUS.
E adesso la palla passa alla nostra Piera Fabiano per le pagelle della partita:
PERIN 5: per la quasi totalità della partita, viene impegnato più dai nostri passaggi all’indietro che da quelli della squadra avversaria. Poi prende il gol che ci costa caro.
DE SCIGLIO  S.V.: 11 minuti per un giudizio sono troppo pochi. Speriamo rientri presto e che, nel frattempo, non perda lo stato di grazia delle ultime partite.
DELIGT 5: gli osservatori più attenti, giurano di aver visto sulla sua guancia il segno del cuscino della pennichella pomeridiana.
BONUCCI 5,5: soffre sulle ripartenze del Sassuolo in contropiede.  Poco preciso nei lanci
ALEX SANDRO 3: prestazione disastrosa.  Non fa un cross e, sull’azione che porta il Sassuolo al gol della vittoria,  passeggia in campo come se dovesse digerire il pranzo della domenica.
DANILO  5: buono il salvataggio sul tiro di Raspadori. Per il resto molta difficoltà quando deve sganciarsi.
LOCATELLI 5,5: prova a dare un senso al gioco della Juve,ma si perde purtroppo nel buco nero del centrocampo.
MCKENNIE 5,5: illude con la rete del pareggio,  ma conferma l’impressione di giocatore che non ha idee chiare e che spesso si ricorda a tratti di essere in campo.
CHIESA 6: è ovunque,  forse anche troppo! Quando riceve palla sono scintille,  ma il problema è che la riceve purtroppo molto poco.
KULUSEVSKI  S.V. sta ancora aspettando che il Mister gli trovi un ruolo adeguato.
MORATA  4: insicuro e impreciso. Più tempo in fuorigioco che con la palla tra i piedi, palla che con lui è sicura come la password 123456.
ARTHUR  6,5 : entra , e con lui entra anche la qualità.
CUADRADO  5: prova a rianimare la Juve, ma lo fa con nervosismo e gli riesce purtroppo male.
RABIOT: “di ciò di cui non si può parlare, si deve tacere”, diceva il filosofo Wittgenstein. E allora taccio,pure sul voto.
DYBALA  6,5: l’unico che accende questa serata buia. E anche l’unico che impensierisce gli avversari con qualche guizzo e l’assist decisivo che porta al pareggio.
MR. ALLEGRI  4: nel post partita parla di ” mancanza e di ordine” e di “partite che non devi perdere se proprio non riesci a vincerle”. SupercazzolaZarathustra era un profeta, Max sulle profezie  deve ancora lavorare. Queste le pagelle dell’incontro.
Bonus truck il passaggio all’indietro 2: ci dessero 10 euro per ogni volta che passiamo la palla al portiere, riusciremmo a recuperare i soldi che buttiamo ogni anno per pagare Ramsey