JUVENTUS FROSINONE 3-2
LE PAGELLE DI SIGNORAMIACALCIONEWS  a cura di Massimiliano Fantasia.

Una Juve confusa e senza idee agguanta in pieno recupero quella vittoria che mancava da oltre un mese mantiene il secondo posto da eventuali attacchi del Milan e si porta per il momento a +12sulla quinta in classifica, numeri a parte c è poco da essere contenti e veniamo alle
PAGELLE DELLA JUVENTUS
Wojciech SZCZESNY voto 6 – Il muro Juve cade a pezzi e il polacco si ritrova senza protezioni. Incolpevole sui gol di Cheddira e Brescianini. tra i migliori in campo
Federico GATTI voto 5,5 – Si allarga in costruzione, e la sua posizione è di difficile lettura per gli avversari. L’inizio è super: il primo gol è frutto della sua intraprendenza. Poi però, quando il Frosinone alza i giri del motore, balla in difesa.
Gleison BREMER  voto 5 – Torna dopo la squalifica ma non offre le solite garanzie. Ammonito in avvio per fallo su Cheddira, perde numerosi duelli con il marocchino, e come tutti i compagni ha responsabilità sul primo gol del Frosinone. Appannato
Daniele RUGANI voto 6,5 – Con il buzzer beater, come lo chiamerebbero in NBA, regala tre punti alla Juve che servivano come il pane. Fino al 94′ aveva fatto sentire la mancanza di Danilo. Morbido nei contrasti, impreciso nelle letture e spesso fuori posizione.
Andrea CAMBIASO voto 5 – Soffre le accelerazioni di Valeri e Harroui e perde di vista Cheddira in occasione del pari. Molto nervoso, fatica anche a dare il suo contributo in fase offensiva. Tuttavia, partecipa al gol del 2-2, trovando l’assistman McKennie in zona centrale.                                          (Dall’86’ Arkadiusz MILIK s.v.)
Weston MCKENNIE voto 7 – Lo statunitense ha la bacchetta magica e, come all’andata, il suo asse con Vlahovic manda in tilt la difesa del Frosinone. Due assist, sull’1-0 è lesto a scaricare il pallone al serbo e manda fuori tempo gli avversari. Fondamentale anche in interdizione: tra i bianconeri, è quello che lotta di più. Esce per un problema alla spalla. (Dall’86’ Samuel ILING-JUNIOR voto 6,5 ).   – E’ lui a battere il calcio d’angolo del gol vittoria
Manuel LOCATELLI voto 5,5 – Prestazione non del tutto sufficiente. Nei primi 45′ fatica ad imporsi in mezzo al campo e saltato da Zortea prima del cross per l’1-1 di Cheddira. Nel secondo tempo è più coriaceo e recupera tanti palloni.
Adrien RABIOT voto 5,5 – La 200esima in bianconero è da dimenticare. La sua domenica dura poco: in apertura si scontra con Bremer ed accusa un problema al piede. Sul raddoppio giallazzurro rimane immobile. Ma aveva già chiesto il cambio.                   (Dal 28′ Carlos ALCARAZ voto 6) – Ingresso frizzante, non dà riferimenti ai mediani ciociari. Tanta voglia di fare ma deve dosare potenza e precisione, altrimenti la generosità serve a poco. Involontariamente, da terra, nega un gol a Rugani.
Filip KOSTIC voto 4,5 – Dorme sul filtrante di Soulé che pone le basi per il pari degli ospiti, perde contatto con Brescianini che realizza l’1-2, e in avanti non impensierisce mai Zortea e Lirola. Velenoso solo tramite corner. (Dal 62′ Timothy WEAH voto 6) – Si colloca a destra e pronti,via fa ammonire Valeri. Porta ossigeno ai bianconeri
Dusan VLAHOVIC voto 8 – Si carica la Juve sulle spalle. Letale dinanzi a Cerofolini, doppietta da vero centravanti, e sono 15 in Serie A. Vorrebbe il tris ma non è fortunato. Sull’ultimo pallone la allunga di testa per Rugani.
Federico CHIESA voto 4,5 – Ombra di se stesso. Non riesce a trovare la sua posizione in campo. Nel primo tempo è ininfluente. Ha uno spiraglio nella ripresa ma il tiro è debole e deviato da Romagnoli.                                (Dal 62′ Kenan YILDIZ voto 5,5) – Ha molta più benzina di Chiesa. Spreca però un’ottima chance per il 3-2, mancando il pallone al momento del tiro
ALLENATORE MASSIMILIANO ALLEGRI voto 5 – Deve ringraziare Rugani perché della Juve vista oggi si salva solo il risultato. I bianconeri, noti per una fase difensiva di ferro, hanno commesso troppi errori dietro e concesso spazi insoliti al Frosinone. A questo si aggiunge una fase offensiva tanto macchinosa, spesso priva di idee ed appesa ai guizzi di Vlahovic.