La Juventus per tutti noi e’ una passione, dire che la Juventus la si ama o la si odia non e’ un semplice eufemismo e’ una realta’ della quale non si puo’ tenerne conto. Nel panorama del tifo del calcio italiano ci siamo noi Juventini e gli altri, gli altri sono i tifosi di tutte le altre 19 squadre della Serie A e buona parte della Serie B.
La Juventus amata o odiata che sia rimane un fenomeno unico nel calcio italiano, “la Vecchia Signora” che quest’anno compira’ 120 anni, e’ il Club piu’ blasonato d’Italia con i suoi 34 Scudetti vinti sul campo, Scudetti vinti e meritati nonostante la Vergogna di Farsopoli, si sa chi vince troppo e’ antipatico fino al punto di essere odiato, per questo il tifo italiano si divide in due fazioni gli Juventini e gli Anti-Juventini.
La mia visone della Juventus va oltre il motto bonipertiano “vincere e’ l’unica cosa che conta”, sicuramente vincere e’ “l’unica cosa che conta” ma per me e’ altrettanto importante vincere e convincere. Le vittorie piu’ belle, le vittorie piu’ significative sono quelle piu’ sofferte, vincere facile lo lascio volentieri alla Seconda Squadra di Milano (l’Inter) e a noi Juventini vincere facile non e’ mai piaciuto.
Ormai da cinque anni la Juventus e’ “padrona” della serie A, credo che questo fatto meriti un paio di riflessioni.
La Juventus e’ padrona della Serie A perche’, oggettivamente, non ha avversari che possono competere, con la Juventus, con la rosa che i dirigenti Bianconeri hanno saputo costruire in questi anni ne in organizzazione della Societa’. La Juventus e’ stata da sempre una Societa’ che ha fatto dell’organizzazione il suo PLUS, nulla e’ mai stato lasciato al caso ne tanto meno all’improvvisazione in casa Bianconera. Dalle ceneri del disastro di Calcipoli, dal 2010 la Juventus ha saputo ricompattarsi sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, ha saputo ritrovare quei valori che sono parte fondamentale della sua storia. La Juventus ha saputo darsi un assetto societario unico nel calcio italiano, un assetto societario piu’ Europeo ed e’ l’unico Club italiano che oggi puo’ aspirare ad entrare di diritto nel futuro del clacio continentale, gli altri Clubs italiani hanno ancore tanta strada da fare per raggiungere la Juventus. Nel 2011 con l’arrivo di Antonio Conte la Juventus ha ritrovato la strada della vittoria grazie al metodo di Antonio, un metodo basato sul lavoro e sul prendere consapevolezza di casa significa vestire la maglia Bianconera e da li il distacco con le altre squadre e’ via via aumentato anche “sul Campo”. Le vittorie in Campionato hanno garantito l’ingresso nelle casse di Corso Galfer del denaro necessario da investire -non sempre bene- in giocatori che hanno fatto la differenza, da Pirlo a Vidal, da Tevez a Pogba per finire a Dybala e Higuain. Ecco perche’ la Juventus e’ padrona del calcio italiano.
Pero’ essere padroni in Italia non basta, non basta perche’ la storia della Juventus e’ una storia internazionale, piccia o non piacca, la Juventus e’ un esempio di eccellenza italiana nel Mondo. Ora e’ giunto il momento di fare il salto di qualita’ anche in Europa; oggi la Juventus nel calcio europeo e’ ancora un Club di “seconda fascia” e questo a me, e a molti altri Juventini, sta tanto, troppo, stretto la Juventus che sogno e’ una squadra che ogni anno arrivi almeno ai quarti di finale della UCL e per questo, sono convinto, ci voglia ancora un po’ di tempo ma e’ anche compito di noi tifosi, che amiamo questi colori, stimolare e quando necessario criticare la squadra e al dirigenza per far si che il percorso di crescita non si fermi mai. FINO ALLA FINE
Massimo Sottosanti