Chiudete gli occhi e viaggiate con me:

Wembley, minuto 63: Tottenham  Juventus 1 – 0. Siamo fuori dalla Champions League 2017/18. La squadra bianconera sembra essere un pugile suonato, alle corde, senza più energie, che attende solo il suono finale del gong. Eppure basterebbero due goal, difficile, ma non impossibile. Non vi sono, però, segnali confortanti in tal senso. Abbiamo compromesso tutto all’andata, dannazione. Dovevamo vincere a Torino, sapevamo che a Londra sarebbe stato difficile. Non possiamo uscire agli ottavi, non dobbiamo, non vogliamo finire qui la nostra corsa.

Wembley, minuto 64: Douglas Costa riceva palla sulla trequarti avversaria da Lichtsteiner, sterza e serve Dybala che sembra voler convergere verso il centro, ma allarga sulla destra per il terzino svizzero che crossa di prima dal fondo, Khedira prolunga di testa, sbuca Higuain! Il Pipita come un rapace allunga la gamba e con un tocco leggero, di destro, infila nell’angolino. Uno ad uno, siamo vivi, siamo in corsa, ora possiamo crederci!

Wembley minuto 67: Higuain sulla trequarti controlla di destro e si libera dalla marcatura avversaria, gira velocemente su se stesso ed effettua un filtrante di sinistro per Dybala che s’invola verso l’area avversaria. Vai Paulo, corri, non ti prendono Paulo, freddo, segna per noi, fallo! Sinistro a incrociare nell’angolo alto alla sinistra del portiere, goal! Uno a due, tutto capovolto, passiamo noi!

7 marzo 2018: la Juventus espugna Wembley e vola ai quarti di Champions League.

11. aprile 2018 – Santiago Bernabeu: alla Juventus non serve l’impresa, serve un miracolo sportivo. Crederci è da folli, ma perché non esserlo?

Minuto 2: Douglas Costa porta palla sulla trequarti, si accentra, allarga sulla destra per Khedira che crossa morbido sul secondo palo, arriva Super Mario Mandzukic che colpisce di testa, zero a uno! Il croato non perde tempo e corre subito verso il centro del campo. Siamo partiti come meglio non potevamo, grandi ragazzi, crediamoci!  Una folle speranza alberga nel nostro cuore e pian piano cresce sempre più.

Minuto 37: Lichtsteiner punta Marcelo sulla destra e crossa al centro, svetta nuovamente in modo imperioso Mandzukic, Navas la tocca, ma non basta, è goal, è goal! Zero a due, li stiamo distruggendo, possiamo farcela davvero, non è più un miracolo, è una possibilità concreta! La nostra Juve sta dominando il Real Madrid al Santiago Bernabeu, la nostra Juve non muore mai!

Minuto 60: Douglas Costa crossa tagliato d’interno sinistro verso il centro dell’area, Navas blocca in uscita la sfera, anzi no, gli sfugge, è a terra, c’è Matuidi, dai Blaise, buttala dentro, forza! Sinistro sbucciato, la palla entra in qualche modo, zero a tre! Epici ragazzi, siamo pari, stiamo realizzando un miracolo sportivo, continuiamo, ancora!

Minuto 93: Flat Tax madrilena. Flat Tax della “Maledetta”. Non è la prima e, probabilmente, non sarà l’ultima. Il buio.

Cosa resta? Un’incredibile delusione? Sicuramente. Un’altra Champions sfumata?Certamente. Orgoglio? Credo di sì. Fierezza? Credo di sì. Vogliamo parlare delle emozioni? Degli sguardi che s’incrociano con i fratelli bianconeri vicini, delle urla lanciate allo stadio o davanti ad uno schermo, della disperazione che si trasforma in euforia; sentiamo ancora sulla pelle gli abbracci dei nostri amici, abbiamo ancora impressi nelle mente quei visi un po’ paonazzi di rabbia positiva, quegli sguardi di fuoco, quei denti stretti che accettano la sofferenza, quei pugni chiusi che incanalano tutta la nostra energia, il cuore che batte sempre più velocemente. Ascoltare le parole del nostro immenso ed unico Capitano, del nostro Presidente, dei nostri eroi. Sì, sono i nostri eroi leggendari e nessuna Flat Tax potrà mai oscurare le emozioni che ci regalano. Ci siamo e ci saremo sempre, per noi non ci sarà mai la fine, ma solo un nuovo inizio. Ti amiamo Juve.

Avv. Domenico Quarracino