Tre a zero al Pescara e Inter che conquista il settimo successo consecutivo, numeri da capogiro se pensiamo al cammino che la squadra neroazzurra stava compiendo con Frank De Boer.
Con l’arrivo di Pioli, vecchia conoscenza bianconera (dal 1984 al 1987 alla Juventus nel ruolo di difensore) l’Inter ha finalmente ritrovato l’equilibrio che da tempo immemore cercava. Quasi c’era riuscita con Stramaccioni nel 2012, inizio di stagione promettente e soprattutto vittoria con la Juventus imbattuta di Antonio Conte a Torino.
Ma poi sempre la solita storia: l’Inter cominciava a perdere ritmo e i successi arrivavano con fatica o proprio non arrivano.
Dopo di lui né Mancini, né De Boer hanno cambiato le cose e di certo i tifosi non speravano in Pioli, ex allenatore di Bologna e Lazio.
Alla conferenza lo definiscono un “normalizzatore” ma lui non ci sta, si ritiene piuttosto un “potenziatore“, l’Inter non vuole la normalità ma vuole dei miglioramenti.
Pioli riparte con il 4-2-3-1 e i cambiamenti si rilevano in tutti i settori, a partire dal centrocampo dove Kondogbia sembra essere tornato ai tempi del Monaco, la difesa prima inesistente ora regge bene le partite e quando Icardi non è in condizione ci pensa il gioiellino portoghese Joao Mario a risolvere le partite.
La Juventus sarà di certo un test importante per il tecnico neroazzurro che non verrà a Torino per fare la comparsa.