Non un errore grave, ma comunque un errore: così avrebbero stabilito il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi, e il designatore di Serie A, Domenico Messina, circa la decisione adottata dal direttore di gara Davide Massa e dal suo addizionale Daniele Doveri all’ultimo secondo di Juventus-Milan, con la concessione di un penalty ai bianconeri per un fallo di mano da parte del rossonero Mattia De Sciglio.
A riferirlo è “Premium Sport”, secondo cui le due giacchette nere sono state volutamente tenute lontano dalle partite di cartello della ventinovesima giornata di campionato: Massa sarà arbitro di porta in Cagliari-Lazio, mentre Doveri, che in questo turno avrebbe dovuto essere uno dei 10 fischietti impegnati sui campi della massima serie, sarà nuovamente addizionale nel match della “Dacia Arena” fra Udinese e Palermo.
In virtù di una logica che prevede la rotazione dei ruoli, il più penalizzato è stato dunque il 39enne della sezione di Roma, che tuttavia non è stato sospeso; segno che, secondo i vertici nazionali, la svista c’è stata, ma è umanamente comprensibile, vista la velocità a cui viaggiava il pallone.
Il punto, però, è proprio questo: siamo sicuri che Massa e Doveri abbiano sbagliato? Secondo regolamento, il calcio di rigore va assegnato se un giocatore avversario tenta con le braccia di aumentare il volume del proprio corpo per fermare l’azione, come fatto dal terzino destro del Porto Maxi Pereira martedì sera.
Sebbene il cross di Stephan Lichtsteiner parta da una posizione piuttosto ravvicinata a quella occupata in quell’istante dal numero 2 milanista, quest’ultimo, come evidenziato da numerosi fermo immagine, sembra allargare intenzionalmente il proprio arto superiore sinistro per stoppare il pallone: alla luce di tutto ciò, davvero non era rigore?
Pare intanto che nelle ultime ore la notizia della “punizione” sia stata smentita da fonti interne AIA, che parlano di normale “turnazione”.
