Il “Principino” è ritornato “Re”. Claudio Marchisio si è riappropriato del ruolo di sovrano del centrocampo bianconero in occasione della gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, affrontando da titolare il Porto di Nuno Espírito Santo.
Un attestato di stima importante quello inviato da Massimiliano Allegri al mediano di Andezeno, che nelle scorse partite, inclusa quella delicatissima di campionato contro il Milan, risolta in extremis da Paulo Dybala, era rimasto in panchina, relegato al ruolo di riserva della coppia di ferro costituita da Sami Khedira e Miralem Pjanić, apparentemente insostituibili.
Solo “apparentemente”, sì: perché il numero 8 zebrato ha dimostrato ancora una volta di poter reggere benissimo il confronto interno con il tedesco e il bosniaco e di meritare maggior spazio da qui a fine stagione.

Torino 1403-2017 – Juventus vs Porto 2016-2017
Nella foto: claudio marchisio
Geometrie, sventagliate, verticalizzazioni: la serata di Marchisio è stata un’eccellente amalgama di tecnica, qualità e pragmatismo, doti che hanno entusiasmato lo “Stadium”, che non ha lesinato applausi nei confronti di un calciatore da sempre amato alla follia.
Ha funzionato particolarmente bene la sua intesa con Dani Alves, con cui ha fraseggiato con eleganza e disinvoltura negli spazi stretti, creando nuovi sbocchi per la manovra offensiva dei padroni di casa e mandando in tilt il malcapitato Layún.
Lucidata la corona, il “Re” si è seduto sul suo trono, in attesa di altri nemici contro cui combattere e, possibilmente, vincere.