Fortini inviolabili, o quasi. “Qui non passa lo straniero”, si potrebbe aggiungere. La realtà dei fatti dice che lo “Juventus Stadium” di Torino e il “Camp Nou” di Barcellona, oltre a essere due autentiche cattedrali del calcio europeo, rappresentano anche catini infernali per gli avversari, che quasi sempre abbandonano le loro speranze di vittoria sul pullman che li ha “traghettati” dall’hotel allo stadio.

Dell’effetto “Stadium” si è già parlato e scritto in abbondanza: di fronte al proprio pubblico la Juventus difficilmente cede il passo ai rivali, come dimostrano i 21 risultati utili consecutivi casalinghi accumulati in Champions League. L’ultimo ko bianconero in Europa tra le mura amiche risale addirittura al 10 aprile 2013, quando a ottenere lo scalpo dei campioni d’Italia fu il Bayern Monaco con un netto 2-0.

Tuttavia, anche il Barcellona, prossimo avversario dei ragazzi di Massimiliano Allegri a livello continentale, ha nel proprio impianto di gioco un vero e proprio talismano (basti pensare al 6-1 rifilato al PSG circa quindici giorni fa): al “Camp Nou”, nella corsa alla coppa “dalle grandi orecchie”, i catalani non vengono sconfitti dal maggio 2013. A rivestire il ruolo del carnefice fu ancora una volta il Bayern Monaco, che s’impose per 3-0, e a guidare l’attacco dei bavaresi era un certo Mario Mandžukić: semplice casualità o segno del destino?