Derby d’Italia significa storia passata e ferite mai rimarginate. Juventus e Inter due società con storia e percorsi nettamente differenti. Nonostante questa testata giornalistica nasca con un chiaro e lampante sentimento juventino, ci sono fatti storici legati a caratteristiche di forma e di stile che nulla hanno a che vedere con il tifo calcistico.
Inutile negare che dall’ormai lontano 2006 un rapporto di sana competizione sportiva , una competizione si accesa ma calcistica , si sia tramutata in qualcosa di più oscuro.
La Juventus , a differenza della squadra milanese , è riuscita in questi ultimi anni a non farsi condizionare da veleni passati che portano sempre e comunque ad affrontare una partita cosi delicata con la “pancia” e non con la testa.
Non fraintendete , tutti noi speriamo che la Juventus come società , squadra e tifosi tutti , riescano ad ottenere finalmente giustizia facendo chiarezza su questioni passate ma mai dimenticate. Bisogna però sottolineare ancora la differenza , OGGETTIVA , di stile espressa dalla società torinese.
Risollevatasi con le proprie forze da un baratro senza contare su nessuno , pagando un dazio ancora da giustificare. A differenza di chi , dopo investimenti pazzi che non portavano fortune , hanno affidato a tribunali e giudici il loro ritorno nei grandi palcoscenici.
Storia passata che non deve contare più , una storia che può essere interpretata ma non falsificata.
Domenica ci sarà Juve Inter , come sempre SUL CAMPO.
Daniel Formento