Quella di ieri è una notte che resterà impressa per sempre nella memoria di Medhi Benatia. Il centrale di difesa della Juventus si è riappropriato di una maglia da titolare proprio in occasione di una delle sfide più importanti della stagione, di quelle che per la classifica contano solo tre punti, ma che per il morale della squadra ne valgono almeno il doppio.

Così, il marocchino si è ritrovato a fronteggiare, insieme a Barzagli, Bonucci e Asamoah, l’attacco del Milan, che, orfano di Suso, ha puntato sulla velocità di Deulofeu, l’istinto di Bacca e la tecnica di Ocampos.

Nel primo tempo lo stopper africano ha dimostrato la sua affidabilità, risolvendo situazioni complicate e ostentando grande sicurezza nel giro palla e negli interventi, coronando i suoi primi 45′ con la rete del momentaneo 1-0, nata da uno splendido traversone di Dani Alves che ha premiato l’inserimento dell’ex Roma, il quale, solo davanti a Donnarumma, ha avuto il tempo di addomesticare la sfera e depositarla agevolmente in fondo al sacco.

Benatia non segnava in Serie A dal gennaio 2014, precisamente da 24 giornate, ma questo è un goal che potrebbe cambiare il suo futuro: approdato a Torino in estate per 3 milioni di euro dal Bayern Monaco con la formula del prestito, fin qui non ha trovato molto spazio, complici i continui problemi fisici e la consacrazione definitiva di Daniele Rugani. In più, a inizio anno il giocatore è volato in Gabon per prendere parte alla Coppa d’Africa con la sua Nazionale, restando lontano da Vinovo per circa un mese.

Eppure, Massimiliano Allegri non ha mai perso la fiducia in lui, menzionandolo ripetutamente in conferenza stampa ed elogiando a più riprese le sue qualità. Sono poi arrivate la presenza di Udine, con il difensore subentrato a Chiellini all’alba della ripresa, e quella di ieri sera, che nel secondo tempo si è fatta ancor più autoritaria, salvo un periodo di seicento secondi compreso tra il 68′ e il 78′, quando il Milan ha provato a portarsi sul 2-1.

Purtroppo, proprio al 78′, Benatia è stato costretto a chiedere il cambio per un nuovo guaio muscolare; la sostituzione è giunta subito dopo un suo errore marchiano, che per poco non consentiva a Deulofeu di presentarsi da solo davanti a Buffon.

Uno svarione condizionato sicuramente dall’infortunio, che non condiziona il giudizio della dirigenza sul calciatore: se starà bene, Allegri non esiterà a concedergli altre chance, per poi magari riconfermarlo nella rosa della prossima stagione.