ALTRI MINUTI PER KEAN: IL FUTURO È SUO

C’è tutto in quell’abbraccio liberatorio a Paulo Dybala: gioia, passione, sacrificio, emozione. Ma, soprattutto, amore: amore nei confronti della Juventus, il club che l’ha lanciato nel calcio dei grandi, che ha dimostrato di credere in lui, che vuole costruire attorno a lui la squadra del futuro.

C’è tutto questo nell’abbraccio di Moise Bioty Kean a Dybala. Il Millennial, il ragazzo dei record, il primo nato nel Duemila a esordire in Serie A e in Champions League, è sempre più affezionato ai colori della “Vecchia Signora”. Si tratta di un legame che va al di là di qualsiasi firma, che supera inchiostro e contratti, che germoglia nel cuore dell’enfant prodige.

Buon per la Juve, che rischia seriamente di ritrovarsi in casa l’erede di Higuaín, a cui affidare le chiavi del reparto offensivo che verrà (Mino Raiola permettendo).

Massimiliano Allegri ha dimostrato di credere molto nelle sue potenzialità, aggregandolo spesso e volentieri alla Prima Squadra e concedendogli scampoli di partita contro Pescara e Dinamo Zagabria. Poi, ieri sera, un nuovo attestato di stima: in casa, sull’1-1 contro il Milan, il tecnico livornese sceglie di giocarsi l’ultima sostituzione, schierando all’89’ proprio il numero 34 in luogo di Pjaca.

Il tempo a disposizione è poco, ma Kean ci prova, fiondandosi in area di rigore su un cross teso dalla destra, sul quale tuttavia, malgrado l’abnegazione, non riesce ad arrivare. I secondi scorrono veloci, il giovane vercellese capisce che è il momento di pressare a tutto campo e di creare densità in mediana quando il pallone è tra i piedi dei rossoneri.

Poi, all’ultimo assalto, il premio più bello e meritato per la Juventus: l’arbitro Massa assegna un calcio di rigore per una deviazione con la mano di De Sciglio. Il resto è storia nota, con la trasformazione vincente da parte di Dybala, lo “Stadium” che impazzisce e gli occhi di Kean che si illuminano: sì, il suo futuro è qui, a Torino, con la Juve, per vincere insieme e crederci sempre “fino alla fine”.