
Si è aggiunto nella giornata di ieri, probabilmente oscurato dall’imminente match tra Juventus ed Olympiacos, un importante tassello nella questione che lega Andrea Agnelli all’ “affair biglietti-ultrà“.
Si è infatti concluso, dopo ben tre ore e mezzo, il processo in secondo grado al presidente della Juventus innanzi alla Corte d’Appello della Figc.
Secondo quanto filtrato dalle sale del tribunale, la requisitoria del procuratore Giuseppe Pecoraro, che richiede per Agnelli la pena di due anni e mezzo di inibizione, è durata circa due ore.
Come conferma all’uscita del tribunale l’avvocato Franco Coppi, la seduta odierna è terminata con il rinvio della sentenza: “la Corte si è riservata la decisione entro il 18 dicembre, oggi si è svolta una discussione tra accusa e difesa. È un processo ricco di materiale da esaminare (circa 1200 pagine, ndr) e loro hanno ribadito le richieste iniziali”
L’avvocato Coppi si dice infine ottimista, prevedendo una sentenza non gravemente amara nei confronti del presidente Agnelli: “Ottimista? Lo sono di natura, figuriamoci se divento pessimista dopo aver sentito questa discussione”.