SONO STATO CAMPIONE DEL MONDO.          (di Massimiliano Fantasia)
Michele Padovano nasce a Torino il 28 agosto del 1966. La sua carriera ha inizio sui polverosi campi di provincia per proseguire in un crescendo irresistibile, fino ad arrivare  a condividere la gioia di una Coppa dei Campioni con compagni come Gianluca Vialli e Alessandro Del Piero.
Michele Padovano, dopo gli esordi nell’Asti, si trasferisce al Cosenza dove rimane quattro stagioni e contribuisce alla promozione dei calabresi nella serie cadetta, sfiorando persino l’approdo in Serie A al termine della stagione 1988-89. L’annata successiva sembra quella decisiva per il grande salto, ma avviene un episodio tragico. Il 18 novembre del 1989, sulla strada statale 106 Jonica nei pressi di Roseto Capo Spulico, viene rinvenuto il cadavere del suo compagno di squadra e grande amico Donato “Denis” Bergamini. Inizialmente il responso delle indagini archiviò la faccenda come suicidio, con Bergamini che in teoria si lanciò contro un camion in corsa, ma questa versione dei fatti non è mai stata ritenuta credibile. Nell’inchiesta si evidenziano i nessi tra la morte del giocatore e la criminalità organizzata locale, ma nuove piste ora sembrano orientare l’uccisione verso un movente passionale.

La carriera di Padovano intanto prosegue a gonfie vele,ben presto raggiunge la Serie A anche se faticherà a trovare quella stabilità che va cercando,quell’ ambiente dove sentirsi come a casa e costruirci una carriera, sarà costretto a cambiare più volte squadra.,dopo una stagione da protagonista nel Pisa, arriva il trasferimento al Napoli dove conquista un quarto posto con Gianfranco Zola e Careca, poi è è la volta della chiamata del Genoa dove deve sostituire un giocatore come Pato Aguilera per fare coppia con Tomas Skuhravy quindi approda alla Reggiana, dove conquista una salvezza facendo dimenticare l’infortunio di Paolo Futre ma la gioia dura il tempo di una stagione ,successivamente incappa in una retrocessione che non riuscirà ad evitare. Poco male, i tempi sono maturi per spiccare il volo in bianconero. È il1995 quando arriva alla Juventus, dove diventa la prima alternativa nello stellare attacco formato da Del Piero-Ravanelli-Vialli che hanno appena riportato lo scudetto a Torino,viene scelto per sostituire un certo Roberto Baggio.In due anni vince tutto: campionato, due Supercoppe Italiane, Champions, Supercoppa Europea e Coppa Intercontinentale.In tutto totalizza 63 partite realizzando 18 reti. Sembra proiettato verso nuovi successi, ma si infortuna in un allenamento della Nazionale poco dopo l’esordio in Azzurro e subisce una battuta d’arresto difficile da superare. Prova a rilanciarsi nel Crystal Palace dell’ex compagnio Attilio Lombardo, ma segna solo una rete in due stagioni. Dopo due annate da comprimario con Metz e Como, appende gli scarpini al chiodo quando siamo nel 2001.