Che la coppia Marotta-Paratici in 8 anni di Juventus abbia lasciato un segno è più che evidente: emozioni,colpi di mercato,affiatamento. Una vita passata assieme. Il delfino, l’allievo, insomma la sua  scoperta, quella di Beppe Marotta. Fabio Paratici rampante e capace talent scout inizia a giocare nella Borgonovese società della località di nascita Borgonovo Val Tidone. Fabio Paratici nasce il 13 luglio del 1972 e colleziona una discreta carriera da calciatore spaziando per mezza Italia: Piacenza, Palazzolo, Fiorenzuola, Pavia, Sassuolo, Marsala, Novara, Palermo, Lecco, Savoia, Giugliano, Brindisi.

Al termine di questo percorso da buon calciatore, inizia la sua carriera da dirigente. Nella Sampdoria gli viene dato il ruolo di capo degli osservatori e successivamente Direttore sportivo della società blucerchiata. Ma è nel 2010 che lo aspetta il grande balzo passando alla Juventus insieme a Beppe Marotta anche lui proveniente dalla Sampdoria.Giunto alla nona stagione in bianconero, può annoverare la conquista di ben 14 trofei: 7 Scudetti, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe Italiane. Paul Pogba e Cristiano Ronaldo sono i colpi del giovane dirigente ed entrambi sono i più cari mai arrivati in Italia. Un record questo che arricchisce la sua carriera professionale.

Dopo la separazione che dal 25 di ottobre diverrà ufficiale tra Marotta e la Juventus si scioglierà la coppia dei mille successi, la coppia che in 9 anni di convivenza alla Juventus hanno vinto come nessuna coppia di manager siano mai riusciti a fare.

La domanda sorge spontanea e qualche perplessità a seguito del divorzio tra Marotta e la Juventus potrebbe anche far emergere qualche timore: ma Paratici resterà anche lui?

Volendo dare una spiegazione alla decisione di Marotta la sensazione è che uno dei probabili motivi potrebbe essere rappresentato da alcuni contrasti subentrati a seguito di alcune scelte fatte in fase di mercato. Scelte non condivise, anzi, nella mega operazione di Cristiano Ronaldo si è vista più che mai attiva la presenza del suo collabotratore Fabio Paratici il quale, in occasione della presentazione, fu lui a sedere accanto al giocatore e non Marotta. Il passaggio di Cristiano Ronaldo, tra l’altro avallato da Andrea Agnelli su idea di Fabio Paratici, fu reputata, in una dichiarazione dello stesso Marotta, come operazione tutt’altro che conveniente sotto il profilo squisitamente economico. Marotta non condivise questa operazione come anche  la vendita di Caldara al Milan per finire poi all’acquisto di Cancelo dall’Inter. Alcune bocciature della società su vari nomi proposti da Marotta sembrerebbero poi completare il quadro d’insieme. Molti si interrogano dunque su chi potrà coprire il posto di Beppe Marotta e la risposta appare istantanea per quanto scontata. Carta bianca dunque per il validissimo Paratici che fino ad oggi ha svolto egregiamente questo ruolo a 360° con l’unica eccezione relativa al potere di firma. La prospettiva dunque e lo scenario che si presenterebbe al 25 di ottobre potrebbe essere il seguente: Operazioni di mercato condotte da Fabio Paratici, Pavel Nedved e ovviamente il presidente Andrea Agnelli con l’avallo  di John Philip Jacob Elkann presidente e amministratore delegato della Exor. Il nome che sta circolando in queste ore è quello del direttore della Scuderia Ferrari e già consigliere d’amministrazione della Juventus Football Club Maurizio Arrivabene. Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo. Michele Uva dg della Federcalcio. Ultima ma sicuramente più suggestiva di tutte è quella di Zinedine Zidane come già scritto nell’articolo a firma di Paolo Rachetto. Il Manchester è ai ferri corti con Mourino e potrebbe chiedere al francese ex Real di sedersi sulla panchina del club inglese ma sembra che Zidane abbia già comunicato di non voler accettare questa possibilità. Dietro questo rifiuto ci sarebbe la Juventus? Se è suggestiva la possibilità di fare l’ennesimo colpo con l’ex  di lusso appare complesso però dare una risposta: ma Zidane accetterebbe una scrivania aspettando la fine del mandato di Allegri? Diciamo che la sensazione è quella che il tecnico toscano, comunque vada questa stagione, potrebbe concludere il suo straordinario percorso più per mancanza di stimoli che altro. Allora, in quel caso, la possibilità che Zidane possa finire sulla panchina della Juventus potrebbe materializzarsi ma solo a giugno. Vedremo.

Frasi, parole e ragionamenti per capire quale sarà il futuro di questa Juventus. La condanna di chi vuol sempre vincere.