Al momento non si può certo prescindere da un elemento come Mario Mandzukic. Simpatie e fissazioni da parte del tecnico Massimiliano Allegri sono notorie come quelle di qualsiasi altro tecnico per giocatori più o meno considerati agli occhi di chi osserva dall’esterno pupilli o quasi. Il croato è tra questi ed è la vera anima aggiunta di questa squadra. Quello che risolve e rappresenta l’imponderabile, quello che al momento è il valore aggiunto in attesa del miglior Dybala dove Cristiano Ronaldo sembra dialogare meglio nello stretto. Con l’ingresso del croato CR7 ha trovato intesa e comunioni di intenti specie nel gioco aereo ma non solo. Molte frecce della faretra del mister dove la punta della freccia più dilaniante è quella della follia del singolo e della sua imprevedibilità. Bernardeschi in versione scatenata, il centravanti che sfonda la difesa aversaria con tempestività e precisione, il centravanti inventato con il goal più importante. Sensazione comune è quella che per lui si prospetta una stagione convincente. I dubbi sono meno delle certezze.

E’ una Juventus comprensibilmente col freno a mano tirato perchè è la prima di campionato e per i molti reduci dal mondiale, complice la preparazione dell’ultima competizione appena terminata con carichi massacranti, è la risposta ai molti interrogativi.  Il vero campionato si capirà solo verso la quinta di campionato o giù di lì dove gli equilibri saranno più chiari a tutti. D’altronde è cosi da sempre e pensare che si possa già stilare un pronostico finale appare assai utopistico anche con un Ronaldo in campo.

La nota più positiva è la spinta che è riuscito a dare Alex Sandro sulla sua fascia di appartenenza. Se le premesse son quelle viste contro l’ottimo Chievo allora vuol dire che il difensore brasiliano è tornato quello di due anni fa quando iniziò la sua avventura in bianconero con meno grilli in testa e più cattiveria in campo. La sua continuità farà dimenticare presto l’idea di un Marcelo in bianconero.

Cancelo ancora incerto in fase di copertura fotocopia le imperfezioni già espresse  con l’Inter. Il giocatore portoghese  non dovrà far altro che capire i dettami di Allegri. Più praticità e concentrazione. Sempre.

Bonucci c’è, almeno nella testa, perchè sembra sprizzare gioia da ogni poro della pelle per aver ritrovato la via di casa ma il suo processo di riconquista con i tifosi deve viaggiare pari con le sue prestazioni che prevedibilmente non saranno certo deludenti.Pronti a scommettere.

Chiellini è la roccaforte di questa difesa. Dopo Buffon il condottiero livornese è il capitano vero di questa nuova juve. In occasione del goal del Chievo seppur in ritardo, ha diviso la distrazione e il danno con il suo amico di reparto Bonucci. Giocatore dalle doti caratteriali indiscutibili rimane l’uomo faro della difesa su cui contare sempre. Allegri dovrebbe alternarlo nel corso dei numerosi impegni a cui dovrà far fronte se non altro perchè l’anagrafe ha la sua importanza. L’impresa appare titanica, sarà cosa ardua convincere il chiello che il centellinare prestazioni è cosa necessaria.

Szczesny non ha colpe sui due goal e forse nemmeno Buffon avrebbe potuto far meglio ma i confronti non servono per crescere. Questo ruolo ci farà vivere momenti ricchi di emozioni con Perin in agguato.

Khedira ed Emre Can sembrano fratelli e stesso taglio di barba ma le origini non tradiscono. Per la sua prima un 7 di prestazione con il primo goal del campionato e un risultato tutt’altro che scontato. La sua segnatura portava a pensieri diversi ma il calcio non è mai scontato.

Emre Can si sente eccome. Entra e cambia i ritmi di una gara che stava attraversando un momento delicato. La sua brevissima prestazione fa capire che questo giocatore è davvero di qualità e in questo campionato lascerà un segno importante.

Dybala. Il valore c’è tutto. I numeri in campo di Ronaldo incantano il giovane Paulo e Cristiano aspetta l’argentino. Ancora non si ritrova certo ma è questione di tempo: lo scatto, saltare l’uomo, non crea più panico nella difesa avversaria.

Douglas Costa. Come per Dybala è solo questione di tempo. Vogliamo vedere ancora quello che manca: la sua spinta e la forza in accellerazione. Fisologico che per il brasiliano la prova mondiale abbia lasciato ancora qualche tossina da smaltire.

Cuadrado: Il colombiano sembra non essersi mai fermato. Buona cosi.

Pjanic. Come Mandzukic è l’uomo insostituibile per Allegri. Privarsi di lui sarebbe stato deleterio. Tenerlo sarà deleterio per gli avversari.

Allegri non è solo un bravo allenatore ma l’uomo che capisce quello che per altri è incomprensibile.

Claudio Marchisio: Come se fosse ancora nella Juventus perchè 25 anni non si possono dimenticare.

La società Juventus è quel gruppo perfetto che dalle ceneri di calciopoli ha insegnato a tutti cosa rappresenti la programmazione. Imitarla è possibile ma eguagliarla…improbabile.