Grande dimostrazione di reazione dopo la gara contro il Tottenham. Juve assolutamente costante sempre attenta a non commettere errori. Concentrazione e determinazione al top. Uscita anzitempo di Higuain ma la responsabilità di pungere in avanti è passata poi di Bernardeschi il quale ha sviluppato una mole di lavoro da umile operaio che evidenzia la sua continuità e lo stato di forma assolutamente convincente. Suo il cross che taglia l’area dei granata e mette sul piede di Alex Sandro la palla del vantaggio. Il difensore brasiliano non è nuovo a realizzazioni contro i granata. Dire eccellente è forse riduttivo per la prova fornita da Pjanic presente in ogni dove. La sua fantasia ha destabilizzato le certezze del Toro in quella zona del centrocampo dove l’ex romanista spegneva ogni idea di impostazione avversaria mandando in confusione Mazzarri. Il resto del gruppo ha giocato secondo copione senza mai strafare e dimostrando che anche l’umiltà a volte paga per ritrovare la giusta concentrazione. La testa non è andata a Londra ma per Allegri la gara di ritorno di Champions rappresenta un passo importante nel percorso di una programmazione iniziale che prevedeva una Juve sempre sul pezzo. Si sta per concludere un miniciclo terribile e allo stesso tempo pesante composto da Fiorentina a Firenze,Tottenham a Torino e derby in casa dei granata. Manca appunto il doppio confronto con l’Atalanta quando Allegri e Gasperini si misureranno nel breve spazio di 3 giorni tra campionato e semifinale di ritorno di coppa Italia. Una Juve che si alterna con il Napoli per la prima posizione ma a differenza dei bianconeri la squadra di Sarri eccezion fatta per la vittoria contro una squadra di rango come la Lazio reduce da due sconfitte consecutive e in fase di una normale flessione fisiologica le altre avversarie affrontate dei napoletani in questa parte di campionato sono state compagini di modesto livello.
Dunque una Juventus convincente sotto il profilo della continuità ma anche priva di molti titolari (oggi lieto ed importantissimo ritorno di Dybala che si è mosso bene ma ancora legnoso per mancatato contatto con le partite ufficiali) e in corso di gara contro il Torino anche senza Higuain ha tuttavia dimostrato di essere in forma e per nulla debole mentalmente o in flessione in nessun reparto. Ora per Allegri un attimo di tranquillità prima di rituffarsi anima e corpo alla conquista di altre vittorie. Il segreto dei campioni d’Italia devono solo pesnare a vincere e non guardare il Napoli. Questione di consacrata mentalità.