Troppo forte il contraccolpo per l’eliminazione dalla Youth League; la Juventus non riesce a reagire come le era stato chiesto di fare e crolla nettamente in casa del Sassuolo.
Dopo un filotto di otto vittorie consecutive, ci si aspettava la nona sinfonia, che però non è mai stata suonata. Poche le note positive, che forse si fermano solo al rivedere in formazione un Mandragora recuperato dopo tutti gli infortuni subiti nel corso dell’ultimo anno. Tutto li però, perché poi in campo nessun giocatore riesce a raggiungere la sufficienza: atteggiamento sbagliato, difesa allo sbando, un centrocampo che fatica a trovare le verticalizzazioni giuste e gli attaccanti che corrono, ma che poi sotto porta sbagliano l’impossibile.
È andata così, un 4-2 finale che parla da solo, un problema di motivazione e di testa che avrebbe potuto creare molti più problemi in classifica se il Chievo, diretta inseguitrice, avesse vinto. Così non è stato, i clivensi infatti perdono 1-0 in casa del Cittadella e vedono avvicinarsi pericolosamente il Torino, che con la vittoria di Sabato si ripropongono prepotentemente per insidiare le prime due posizioni.
Non ci sono tante parole da fare, il Viareggio è alle porte, il campionato sta entrando nel momento più importante del suo svolgimento, reagire, ripartire e tornare ad essere la Juventus schiacciasassi di due settimane fa.