La scelta del successore di Allegri sembra ormai fatta.

Erano voci che si rincorrevano con conferme e smentite ma poi il nuovo percorse della Juventus avrà il suo nuovo allenatore.

Molti i nomi fatti: Italiano,Conte, Thiago Motta, Palladino, una scelta ardua perché la panchina della squadra più importante d’Italia non è cosa semplice da gestire. La conduzione di una provinciale fatta di realtà ben diverse e gestione degli umori sono più controllabili. La guida della Juventus appare da sempre il punto di arrivo dove conseguire la laurea, la grande soddisfazione di aver raggiunto il massimo: insomma se vinci in bianconero sei davvero arrivato.

Le note vicende che hanno caratterizzato questa stagione rimarranno sicuramente indelebili nei ricordi dei tifosi bianconeri. La Juventus in questa stagione non è partita con i favori del pronostico e la lunga striscia di risultati positivi ha sorpreso la critica generale. Il percorso si è interrotto contro l’Empoli, l’uscita di Milik ha stravolto la squadra che ha interrotto quella splendida cavalcata. Da quel maledetto pomeriggio la squadra non ha saputo reagire tant’è che contro l’Inter è arrivata, seppur su autorete e comunque partita candidata al pareggio, la sconfitta che con ogni probabilità ha destabilizzato le convinzioni della Juventus.

Successivamente un incomprensibile susseguirsi di pareggi, una sconfitta interna con l’Udinese e poi ancora pareggi. Questi risultati hanno regalato punti all’Inter e al Milan che ha spodestato la Juventus dalla seconda posizione.

Allegri è  al termine del suo percorso, un ciclo vincente iniziale con i cinque scudetti a fila che si scontra violentemente con una stagione, quella in atto, dove si è toccato il fondo. La risoluzione di tutti i problemi, come accade nel calcio, è quello che bisogna ricorrere al cambio della guida tecnica e Allegri, al di là della grande stima di Elkann, prevede che ci sia un cambio di rotta. L’ingaggio del tecnico livornese è alto e scade nel 2025 ma le attuali vicende e un popolo di tifosi insoddisfatti avrebbero portato i vertici a rielaborare il tutto e pensare ad una risoluzione che cambi il futuro della squadra con una ventata di novità. In aprile si incontreranno le parti e si progetterà la Juventus 2024/25.  Massimiliano Allegri ha ancora una stagione  che completerebbe i 4 di contratto ed un’eventuale cambio comporterebbe un esborso troppo alto in caso di un nuovo subentro. Mettiamo a confronto due possibilità percorribili dove nella prima  tenendo l’attuale tecnico  (escluso un traghettatore) oltre giugno non cambierebbero moduli di gioco e con ogni probabilità rapporti tra squadra e allenatore. Nella seconda ipotesi pagare la stagione che rimarrebbe al mister toscano come da contratto e prendere un successore. Ovviamente con un parametro già stabilito dai vertici che aprirebbe nuove certezze e minore rischio di non fallire l’ennesima stagione guadagnando di conseguenza introiti derivanti da una presenza in Champions League. Stesso discorso è quello attuale dove da qui a giugno, se le cose non dovessero cambiare dopo la sosta nazionale, il danno di una mancata qualificazione sarebbe molto penalizzante. Sicuramente da qui a fine torneo la Juventus continuerà con il tecnico toscano (ad eccezione di Ferrara che fu esonerato a metà campionato) la società piemontese per politica aziendale non ha mai effettuato cambi in corsa.

In buona sostanza la Juventus ha già preso la decisione su chi sarà il tecnico del futuro. Giugno per intenderci. L’attuale tecnico dei felsinei Thiago Motta guiderà la Juventus. Il preaccordo è già stato siglato, il costo del tecnico è nei parametri societari inferiore ai 4 ml annui. Operazione che è già più avanti  rispetto va quanto si dica. Accordo che si siglerà a giugno. Con l’avvento del tecnico italo-brasiliano arriverà anche Calafiori. Il modulo difensivo sarà a 4 difensori con l’uscita di Bremer. La vendita del difensore brasiliano pagherà in parte lo stipendio di Allegri.

Huijsen tornerà dal prestito secco fatto alla Roma. Da decidersi poi se usato come pedina di scambio. Federico Gatti rimarrà. Giuntoli è alla ricerca anche di due esterni. Cambiaso altro punto fermo. Un altro obiettivo è il brasiliano Vanderson. Jakub Maehle e Birindelli sul taccuino di Giuntoli. Barbieri potrebbe verso Bologna per abbassare il costo di Calafiori. I collaboratori fidati di Cristiano Giuntoli Pompilio e Micheli potrebbero raggiungere il nuovo Ds bianconero per riformare la squadra che fece bene a Napoli.

Cristiano Giuntoli ha fatto chiaramente capire che ci sarà una ripresa ma nella fase iniziale  un po’ complicata ma sicuramente pronta per iniziare un nuovo percorso vincente.

(Resp. Calciomercato Tullio Frigeni)