Allegri

La Juventus rappresenta un sinonimo d’innovazione e d’avanguardia per il calcio italiano e non solo.

Nei giorni scorsi l’ad del Sassuolo, Giovanni Carnevali, ha confermato questo grande pregio della Vecchia Signora,che nel frattempo corre con un occhio orientato alla sfida di Madrid e l’altro orientato alla finanza.

Dopo i recenti traguardi dei bianconeri, entrati nel FTSE MIB, ovvero l’èlite dei titoli borsistici della Borsa di Milano e Italiana, coadiuvata dagli arrivi di Cristiano Ronaldo e dall’ufficializzazione di Aaron Ramsey, che hanno permesso alla dirigenza di orientarsi fortemente nel mercato azionario. Così si è deciso di sfruttare le possibilità di emettere un bond non convertibile per un importo nominale complessivo compreso tra 100 milioni e 200 milioni di euro, con collocamento riservato ad investitori qualificati, e quindi non ai semplici risparmiatori.

Come spiega bene la nota ufficiale pubblicata dalla Juventus, l’obiettivo del club è di sfruttare un trend già ampiamente utilizzato fuori dall’Italia nei maggiori club quotati in borsa, e in contemporanea, di beneficiare a livello societario di risorse finanziarie per la propria attività ottimizzando la struttura e la scadenza del debito.

A rafforzare meglio questo importante traguardo anche Fabio Paratici nel corso dell’intervista rilasciata proprio stamane da la Gazzetta dello Sport dove spiega l’importanza dell’affare Ronaldo anche in chiave economica e finanziaria:

” A livello economico, il portoghese si è ripagato da solo. Guardi i dati pubblicati dal ‘Financial Times’ o quelli sulla impennata nel mondo dell’immagine Juve o, ancora, quelli sul merchandising. È stato un affare, non solo dal punto di vista tecnico”.

Tutto ciò smentisce ancora una volta i diversi detrattori bianconeri, che si rifiutano di accettare questo aspetto, non semplice da assimilare ma assolutamente non da poco.

Nella foto: Cristiano Ronaldo