DOUGLAS COSTA CHIAMA LA JUVE

(di Massimiliano Fantasia)
In mezzo al campo  per la Juventus la coperta è ormai troppo corta e questo e’ ben evidente. La mancanza di potere da acquisto ha costretto la società a lavorare sul taglio degli stipendi oppure sul allontanare i rami secchi,primo passo per una squadra che deve solamente essere ricostruita dalle ceneri di un gruppo che per oltre un decennio ha vinto parecchio.L organico a disposizione del tecnico è la stesso dell’anno scorso, in più speriamo di sbagliarci, ma sembra proprio che i problemi fisici di Federico  Chiesa e Dusan Vlahovic non siano del tutto risolti,tanto che per due partite che fanno, finiscono per saltarne tre. Se a tutto questo aggiungiamo che  Pogba, per altro assente tutto l’anno passato,è stato fermato dal tribunale sportivo esattamente come capitato a Fagioli sebbene per ragioni diverse,è naturale che non si può pensare di rimanere sereni sapendo che a  Gennaio mancano 36 giorni .È vero che c’è un Weah in più, che,in questa prima parte di stagione è stato centellinato ma, srmbra essere un ragazzo che promette bene, ma può essere lui la soluzione? L’altra novità,è Cambiaso, che pare essere un giovane interessante,sicuramente un buon rincalzo, e finora si è dimostrato preferibile adAlex Sandro per altro anche lui fermo ai box dove rimarrà almeno fino a metà novembre.

Perciò la girandola di nomi e ipotesi, di  mercato di gennaio, in queste settimane gira a più non posso. Hojbjerg sembra l’uomo giusto, ma no, è meglio Samardzic. E Sancho? Quando il piatto piange e l’attesa si fa spasmodica ogni puntata è buona. C’è chi ipotizza il ritorno di Arthur o addirittura di Soulé che forse avrebbe bisogno di rimanere a Frosinone tutto il campionato  Quello che fa più tenerezza, però, è senz’altro Douglas Costa,svincolato si offre, anima e cuore, alla squadra amata,a quella che a suo dire gli è rimasta più dentro.Il tifoso non è rimasto insensibile di fronte a quella che è sembrata una dichiarazione d’amore sperticata per i colori bianconeri,ma sa anche che non è certo quello che serve per alzare il livello del centrocampo.Ha 33 anni, nelle ultime stagioni ha saltato quasi 20 gare e da sempre il fisico s’è rivelato il suo tallone d’Achille. Anche se le sue giocate, a Torino, si ricordano spettacolari, non va dimenticata la sua incostanza. Per di più, servirebbe un esterno alto? La risposta è pleonastica, ma mica tanto.
Conoscendo Allegri, pur di non far giocare Iling Junior, potrebbe davvero dare il via libera al ritorno di un vecchio e pazzo cuore a strisce bianconere.