“Consapevoli che il nostro sistema non è perfetto”.
“Mai detto che qualcuno non possa uscire”
“Diverse squadre sarebbero escluse dalla Superlega”
“Il calcio non deve essere in vendita”.

Queste le parole strozzate di un Ceferin in grossa difficoltà. Difficile da digerire caro Ceferin, la tua voce incerta e’ alla ricerca di una scappatoia per trovare giustificazioni che possano contrastare la libertà finalmente acquisita per un calcio fin troppo schiavizzato dai vostri sistemi ormai obsoleti. La poltrona trema? Le vostre regole, il vostro monopolio, le vostre minacce definirle magari con qualche parola più pesante forse, ma il risultato non è cambiare le regole ( lo dite solo adesso) e riconoscere che il tuo sistema, il vostro sistema, non è perfetto e dunque basta cambiarlo, ebbene, queste dichiarazioni adesso non bastano per la conservazione di una “poltrona”. Lei Ceferin e Gravina come Infantino dovete togliere il disturbo e riconsegnare al calcio chi potrà dare un restyling nuovo, più moderno e scevro da porcherie varie e prepotenze di gente inappropriata: vogliamo persone “PULITE”.
Il sistema antiquato del sistema calcio è ormai fallito. Ha vinto la libertà di scelta, ha vinto il buonsenso, ha vinto un calcio che sa ribellarsi al monopolio UEFA. Hanno vinto Juventus con Agnelli vero promotore di questa innovazione, il Barcellona, il Real Madrid. Hanno abbandonato le altre che si sono vigliaccamente ritirate e che ora decideranno di tornare indietro ma viste non certo di buon occhio. La Corte di Giustizia Europea ha emesso il suo verdetto che piaccia o no il calcio è “LIBERO”…
#marcovenditti