JUVE IL NUOVO CORSO TRA UEFA E LEGA.   (di Massimiliano Fantasia ).
Dalla dirigenza all’allenatore fino ai giocatori, la Juventus un po per volta sta cambiando pelle. E lo fa non solo a livello di campo ma più in generale anche nelle strategie fuori dal terreno di gioco. Lo dimostra il ritorno nell’ECA l’associazione dei club europei e più in generale nell’avvicinamento all’UEFA dopo la rottura che c’era stata con la precedente gestione targata Andrea Agnelli.
La Juve ha inaugurato da tempo la stagione della pace, meno battagliera e più inserita nelle dinamiche e nei rapporti internazionali con UEFA e FIFA. La fuoriuscita dalla Superlgega e la richiesta di rientrare nell’ECA ha rotto una volta per tutte gli ultimi legami, anche filosofici,con la Juve di Agnelli.
In parallelo ai dialoghi riallacciati con Ceferin, il club gioca poi una particolare partita in Italia. Dopo anni passati ad osservare, negli ultimi tempi la Juve ha alzato la voce in Lega. Lo sta facendo tramite Francesco Calvo, che da uomo dei ricavi è stato promosso a direttore del reparto sviluppo calcistico.  Il club ha preso le distanze dalla leadership De Laurentiis-Lotito, contestato l’operato del presidente Casini e creato un fronte con Inter, Milan e Roma. In particolare, queste quattro società hanno chiesto una Serie A a 18 squadre.
Tornando invece alla dirigenza, con il probabile addio di Federico Cherubini, quello già avventuro di Giovanni Manna e la fine del rapporto con Massimiliano Allegri, in società non ci sono più collegamenti con Agnelli,. Un restyling completo per accelerare il nuovo corso targato Giuntoli-Thiago Motta. La sinergia tra i due è già totale. Una condivisione tecnica basata su una visione comune che hanno sul calcio e le metodologie di lavoro. Sono bastate poche  parole qualche telefonata per disegnare i primi piani di azione per la Juve che verrà.