(di Marco Ciriello)

Dov’è finito il calcio?
Una volta si andava allo stadio con le famiglie, la mamma preparava i panini con la frittata il papà fischiettava appena alzato dal letto l’inno della propria squadra e i bambini emozionati non vedevano l’ora di entrare nello stadio…
Esistevano ancora le bandiere,quei giocatori simbolo delle proprie città ..esisteva ancora la passione , la tranquillità di incontrare tifosi delle squadre opposte e scambiarsi civilmente un commento sulla partita..
Ora non stiamo qui a dire come cambiato con il tempo,perché credo sia ovvio a tutti .. Le partire sono diventate troppe..Oggi si gioca ogni giorno, i calciatori sono costretti a ritmi estenuanti e il numero di infortuni è cresciuto vertiginosamente , In aggiunta a questo, il gioco viene sottomesso a logiche di profitto sempre più invasive, evidenziate dal rapporto tra le squadre e le agenzie di scommesse. In più la vergogna delle scommesse dei calciatori, il caos intorno agli arbitri, società indebitate che non si sa come continuano a investire sul mercato..e infine gli Arabi che con i loro soldi stanno strumentalizzando tutto.
Allora qui vengo alla mia domanda.
DOV’È FINITO IL CALCIO?