UN PAREGGIO STRAPPATO CON I DENTI. (di Massimiliano Fantasia)
Tante emozioni nel secondo anticipo della 33esima giornata del campionato di Serie A. La Juventus strappa un punto sul campo del Cagliari, dopo essersi ritrovata sotto di due gol all’intervallo con i sardi bravi a trasformare altrettanti calci di rigore. Nella ripresa, complice la stanchezza dei padroni di casa, la Juventus ha avuto la forza di riaprire la partita, trovando il pareggio sul finale complice un autogol di Dossena.
Ma veniamo alla partita…
Il primo squillo è di marca rossoblu, con Zito Luvumbo pericoloso dopo appena due minuti di gioco con un sinistro a giro di poco sopra la traversa al termine di una ripartenza gestita bene dai padroni di casa. All’ottavo ci riprova il Cagliari, ancora con un sinistro a giro questa volta dall’interno dell’area di rigore con Shomurodov sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma anche l’uzbeko non ha fortuna. Ancora Cagliari vicino al gol al 19′, quando Luvumbo pesca Gaetano che dal cuore dell’area di rigore per poco non riesce a deviare in porta il pallone. Un minuto dopo la prima occasione della Juventus, con Dossena a togliere a Vlahovic la possibilità di calciare dopo un bel suggerimento di Chiesa. Poi ci prova Weah con un destro di potenza deviato in calcio d’angolo da un attento Scuffet. Emozioni da una parte e dall’altra con Luvumbo che al 27′ ha l’occasione per girare in porta il pallone dopo un colpo di testa di Dossena, ma l’attaccante rossoblu riesce solo a sfiorare il pallone, permettendo a Szczesny di salvare. Poco male, perché dopo la revisione al Var l’arbitro concede il calcio di rigore per un tocco di mano di Bremer: dal dischetto si presenta Gaetano che spiazza l’estremo difensore bianconero. Stesso epilogo pochi minuti dopo, quando il Cagliari ha la possibilità di battere un altro calcio di rigore dopo il fallo dello stesso Szczesny in uscita bassa su Zito Luvumbo, bravo a bruciare in velocità Gatti. Juventus che reagisce al 43′ quando Cambiaso innesca Chiesa che parte in velocità e serve al centro Vlahovic che insacca da due passi, ma la sua esultanza viene subito smorzata dalla segnalazione di fuorigioco del compagno .
Nella ripresa Massimiliano Allegri prova ad aumentare la pericolosità offensiva inserendo subito Yildiz al posto di Alcaraz, ma il Cagliari resta la squadra più concreta in campo. Al 51′ ci prova il neo-entrato Prati con un sinistro dalla distanza respinto da Szczesny non senza difficoltà. Col passare dei minuti la Juventus viene fuori e al 61′ riapre la partita con una magia di Vlahovic, a segno direttamente su calcio di punizione dal limite, sorprendendo Scuffet sul primo palo. Particolarmente ispirato, il serbo cerca il gol del pari all’82, con una acrobatica rovesciata su cross di Rabiot, senza però trovare lo specchio della porta. Un pareggio cercato con insistenza dalla Juventus, aiutata anche dalla fortuna all’87’ quando, dopo un pallone perso da Dossena, Yildiz va al cross trovando la deviazione nella propria porta dello stesso Dossena spaventato dalla presenza di Milik. E nei secondi finali la Juventus va anche vicina al gol del clamoroso 3-2 con un tiro insidioso ma debole di Yildiz che l’estremo difensore del Cagliari riesce a bloccare.
Martedì si torna in campo.All’ Olimpico servirà una Juventus completamente diversa se si vorrà guadagnare l’accesso alla finale