Stanno tornando le nubi di farsopoli. Questo si potrebbe pensare.
In effetti vincere 5 scudetti consecutivi ha i suoi lati negativi….per gli avversari.
Provano in ogni modo a competere, ma senza successo. E pensare che le squadre milanesi hanno Mediaset, le romane hanno la Rai. La Juve non ha proprio nessun santo in paradiso. Nessun giornalista, nessuna televisione e lasciatemelo dire…nessun giornale. Vero è che in campo ci vanno i calciatori. Quasi sempre vince la squadra più forte. Tuttavia è altrettanto vero che il clima conta moltissimo.
Per molti decenni hanno provato a farci sparire. Noi però avevamo dei monumenti viventi che hanno impedito che le volontà romane e milanesi si perfezionassero, ovvero l’Avvocato Gianni Agnelli e il Dott. Umberto. Dopo di loro, grazie anche ad una disputa interna, tutto il sistema calcio ha realizzato i sogni più reconditi, ovvero retrocessione in serie B! un’onta che non si cancellerà mai. Ed ecco che una squadra finita a 15 punti si è ritrovata con lo scudetto sul petto. L’altra squadra di Milano ha avuto una piccola penalizzazione (più di facciata che altro) che non gli ha impedito di vincere l’anno successivo la Champions League! Per la cronaca, dopo i fasti post calciopoli, l’Inter è tornata, come sempre, a 15 punti e i loro tifosi possono fare i chiacchieroni sotto l’ombrellone…..come è sempre stato.
Detto questo, pensavano di cancellarci e invece siamo tornati più forti di prima e dopo pochi anni di assestamento, costellati da episodi tendenti a farci tenere la testa sotto l’acqua, ecco che arrivano record su record: scudetti consecutivi, vittorie in casa consecutive, il primo scudetto vinto da imbattuti, record di imbattibilità di Buffon….e potrei continuare.
In sostanza sul campo non c’è storia. Quindi bisogna creare scompiglio fuori dal campo. E così si inventano processi che si concludono con assoluzioni, come quelli del falso in bilancio e il processo doping….ma ora occorre mirare più in alto. E che cosa c’è di meglio che parlare addirittura di mafia? Strano che non si citi il solito e reiterato potere Giudaico-Massonico, perché ci sta sempre bene.
Quindi puntuale scoppia lo scandalo in base al cui teorema, Andrea Agnelli ha incontrato un esponente mafioso.
Orbene, si diceva….che ne sapeva Maradona quando ha giocato una partita di beneficienza per un bambino malato che poi si è scoperto essere figlio di un esponente della camorra? Proprio nulla. E così anche Berlusconi che ha avuto alle dipendenze un discutibile personaggio, e ancora che ne sapeva che Ruby era minorenne?
Nel nostro caso, si accusa la Juventus di favorire i bagarini e tra loro vi sarebbe un affiliato alla Ndrangheta. Il fenomeno bagarini è vecchio come il calcio e soprattutto, ahimè, è praticato ad ogni latitudine. Pertanto per la Juve era meglio condire la notizia scomodando la criminalità organizzata.
la Juventus ha pubblicato un comunicato ufficiale. Eccolo.
“Juventus Football Club e il Presidente Andrea Agnelli, alla luce di alcuni articoli pubblicati in questi giorni, comunicano di aver affidato ai legali la tutela della propria onorabilità e rispettabilità.
Si precisa che la Procura della Repubblica di Torino ha avviato, e recentemente concluso, un’indagine su alcune famiglie ritenute appartenenti alla ‘ndrangheta alle quali si contestano oltre a reati contro persone e patrimonio, anche il tentativo di infiltrazione in alcune attività di Juventus Football Club. Si ricorda inoltre che nessun dipendente o tesserato è stato indagato in sede penale.
Si precisa altresì che, nel pieno rispetto delle indagini e degli inquirenti, la società ha sempre collaborato mantenendo uno stretto riserbo a tutela del segreto istruttorio”.
Per quanto attiene alla giustizia sportiva, la società ha già dimostrato fattivamente la propria disponibilità a collaborare”.
Orbene, da queste poche righe i evince che la Juve non è indagata e neppure persona offesa. Tuttavia il Procuratore sportivo si è subito mosso per, io credo, incardinare prossimamente un processo le cui caratteristiche non hanno ragion d’essere in uno stato di diritto. Al di là del merito delle accuse, ci si sofferma in questa sede su alcune questioni di metodo, ovvero di procedura.
Abbiamo visto che nell’anno 2006 i principi generali del diritto sono stati calpestati. Non è stato garantito il diritto di difesa e nemmeno il principio del contraddittorio. Sono stati sentiti pochi testi e solo poche intercettazioni sono state ammesse agli atti (quelle contro l’Inter ovviamente no…).Anche questa volta sarà così, poiché poco significative sono state le modifiche a questa procedura. L’intero sistema della giustizia sportiva andrebbe cambiato.
Concludo dicendo che una differenza c’è rispetto al 2006. Questa volta la dirigenza intende combattere e non consegnarsi al nemico come le volta scorsa.
Avv. Alessandro Vaccaneo