dybala fallisce il rigore e si dispera
Si interrompe, dopo ben 782 giorni, l’imbattibilità dello Stadium. La Lazio si porta via i 3 punti con un tremendo 2-1 in rimonta, condito di pali, tanti errori ed il secondo rigore fallito consecutivamente da Dybala. Il Napoli, poco prima obiettivo da riagguantare, sbanca nella serata dell’Olimpico di Roma, 1-0 sui giallorossi di Di Francesco.
La Juventus, riunita in mattinata a Vinovo, si rimette immediatamente al lavoro. La partita di Champions League contro lo Sporting Lisbona incombe, servirà una reazione immediata da parte di tutto l’ambiente. La prestazione offerta contro la Lazio è stata innegabilmente di basso livello, troppi gli errori tecnici e le indecisioni difensive. Davvero molto poche invece le idee nel mezzo del campo. L’assenza di Pjanic è troppo pesante, anche nel pareggio di Bergamo la sensazione è stata la stessa. Così come è evidente che Asamoah non possa essere il degno sostituto di Alex Sandro, o quantomeno quello visto nel pomeriggio di ieri.
Molte critiche sono poi arrivate al reparto offensivo: l’errore finale dal dischetto è forse l’immagine più evidente, ma giudicare la Joya per un rigore potrebbe risultare un offesa al pallone, l’assenza saltuaria di Mandzukic ed Higuain sono solo ovvie conseguenze del poco sviluppo di gioco. Né i terzini (troppi i cross imprecisi, Asamoah spesso in ritardo sulle sovrapposizioni) e tantomeno la coppia Matuidi-Bentancur hanno saputo fare più del semplice giro-palla, tattica che poco ha portato visto il muro difensivo della Lazio, brava poi nelle ripartenze ma perennemente dietro la linea del pallone.
Ora servirà una reazione, soprattutto ” di testa”, psicologica. La stagione è davvero ancora lunga e gli scontri diretti con il Napoli sono ancora in ballo, la Juventus non è nuova alle rimonte da romanzo e l’opulenta rosa a disposizione di Allegri è sicuramente in grado di riprendere una marcia vincente nella Serie A di oggi. Ora testa allo Sporting, il campo europeo dovrà ricaricare le pile bianconere, fino alla fine.
Marco Ludovico
