Nei primi mesi della stagione corrente, quando era l’intera Juventus a non brillare per gioco e qualità espressa, una Juve un po’ affannata e macchinosa, ne faceva le spese Miralem Pjanic, spesso fuori posizione, poco determinante e sostituito a partita in corso più e più volte. Oggi invece, dopo la svolta Allegriana verso il modulo che tanto piace al pubblico bianconero, quel 4-2-3-1 offensivo ed equilibrato allo stesso tempo, Pjanic sembra aver trovato il giusto spazio proponendo partita dopo partita prestazioni sempre di più alto livello. Nella partita contro il Porto il bosniaco si è distinto per la qualità dei passaggi, per le aperture illuminanti, per aver dato i giusti tempi alla squadra, per aver dato una mano costante alla difesa svolgendo un’ottimo lavoro come filtro di centrocampo al fianco di Khedira. È solo l’ultima delle ottime partite che Pjanic sta inanellando, una dopo l’altra, vittoria dopo vittoria, mostrando al mondo Juve tutta la sua qualità, i suoi colpi di genio, le sue punizioni letali e i lanci lungimiranti, dando finalmente una degna e valida giustificazione ai 40 milioni spesi per lui in estate dalla dirigenza bianconera per strapparlo alla Roma.
Marco Ludovico.