di Carlo Bianchi
Ci siamo. Giovedì come noto ripartirà la Liga spagnola. E giovedì scorso s’è svolta la conferenza stampa telematica fra alcuni soci di ISMAS (Associazione dei Giornalisti Sportivi Esteri in Spagna) con il Presidente David Aganzo il quale ci ha aggiornato sulle attività svolte da AFE negli ultimi mesi di lockdown. Le sue prime parole testuali sono state: “Vorrei essere chiaro fin da un principio che come Associazione rappresentiamo solo ed unicamente gli interessi dei lavoratori del pallone”.
Continuando: “Siamo stati i primi sull’esperienza italiana ad avvertire le istituzioni che era doveroso sospendere le attività in quanto proprio l’Assocalciatori italiana ci aveva dovutamente avvertito, loro che stavano lottando contro la pendemia da almeno due/tre settimane e nonostante questo qualcuno ci tacciò di allarmismo”. David conferma inoltre di avere buonissimi rapporti personali con Damiano Tommasi ringraziandolo per l’aiuto ricevuto nei momenti più difficili quando bisognava prendere importanti decisioni.
“Ci siamo opposti come AFE alla decisione di una riduzione generale degli stipendi dei calciatori in quanto non sarebbe stato possibile modificare le condizioni dei contratti vigenti ricordando alle società che tali modifiche si sarebbero dovute trattare attraverso un accordo personale e fra le parti in causa” e continua dicendo: “Abbiamo sempre avuto ben presente la difesa dei più deboli e soprattutto dei nostri colleghi di Seconda B, Terza Divisione nonché del Calcio Femminile”. “Tengo a ribadire che AFE non ha il potere di entrare nelle trattative fra atleti e società in quanto trattasi di rapporti fra le parti nel quale il sindacato poco può dire”.
Il Presidente inoltre conferma: “Siamo riusciti ad ottenere che passino almeno 72 ore fra un incontro e l’altro della stessa squadra e soprattutto che l’opinione dei calciatori si tenesse indebito conto e venisse ascoltata nelle sedi opportune”. “Mentre sugli orari delle partite è La Liga a fissarli ma state certi che se si superassero in alcune città i 30-32 ºC, soprattutto per gli incontri da disputarsi nei fine settimana alle 13.00, si opterebbe per il loro spostamento d’orario”.
Nella sua disamina inoltre ci tiene a ribadire che AFE sempre ha difeso il collettivo anche quando sono emerse non molto velate critiche sull’uso eccessivo ed indiscriminato dei test per poi essere proprio il Ministero della Sanità spagnolo ad aver dato loro ragione.
Aganzo manifesta inoltre che: “Fino dal primo minuto abbiamo rifiutato l’idea dei ritiri collettivi affermando che si stava ledendo un diritto costituzionale oltre a vulnerale quelli dei lavoratori in genere”.
“Allo stesso modo siamo stati noi a chiedere che le gare riprendessero con tutte le misure di sicurezza sanitarie e di rischio sul lavoro rispettando accurati protocolli con la convinzione di poter iniziare la competizione non certo a qualsiasi prezzo ed in qualsiasi circostanza”.
Inoltre ribadisce: “Durante questi due mesi il nostro lavoro e quello di tutti i nostri dipartamenti è stato encomiabile ed estremamente serio e responsabile avendo sempre come nostra priorità la salute di tutti i lavoratori e non solo quelli appartenenti ai club più grandi ma e soprattutto salvaguardando i diritti di quelli con minori risorse economiche”.
Per concludere il suo intervento il Presidente conferma la creazione di un fondo straordinario per aiutare i giocatori che attraversino difficoltà economiche con differenti iniziative che li portino, fin da giovani, a pensare al loro futuro una volta finita la loro effimera carriera professionistica.
Carlo Bianchi
Vice-Presidente ISMAS