Giuliano Marchisciano/One+Nine
nella foto: daniele rugani
La Juventus dei 5 scudetti, che probabilmente saranno 6 al termine del campionato corrente, è forte e completa in tutti i suoi reparti. Ma uno dei punti di forza che più di altri ha segnato questo quinquennio bianconero è la solidità difensiva. Da anni la Juventus è la squadra che subisce meno gol rispetto a tutte le concorrenti (In Italia ed in Europa) e passando dal vecchio 3-5-2 di Conte sino al più recente 4-2-3-1 di Allegri la storia non sembra essere cambiata. La “BBC” bianconera (Bonucci, Chiellini e Barzagli) e Gianluigi Buffon rappresentano un’autentica sicurezza, ma gli anni passano per tutti e, nonostante i continui rendimenti ad altissimo livello, c’è chi pensa che il reparto vada ringiovanito e preparato ad un cambio generazionale. Ha ben poco da preoccuparsi a riguardo, la Juventus, che prenota già Caldara per le prossime stagioni e si trova già in possesso di un giovane difensore centrale che appare ormai un veterano della retroguardia bianconera: Daniele Rugani.
Il giovane difensore, tifoso bianconero e proveniente dalle giovanili della Vecchia Signora è ormai considerato da Massimiliano Allegri al pari dei 3 titolari più esperti. Rugani appare sempre molto deciso e concentrato, superarlo è diventata impresa ostica anche per il migliore degli attaccanti. È dotato di anticipo, stacco di testa e ottimi piedi. Il giovane centrale sembra aver acquisito una totale padronanza dei propri mezzi ed è notevolmente migliorato nella gestione del pallone. L’età gioca a suo favore: a soli 22 anni i suoi margini di miglioramento sono ancora notevoli. Questa mattina, sulle pagine de “Tuttosport” dichiara: “Sono felice di essere qua e di giocare per la Juventus. Penso a fare il mio meglio per poter un giorno essere titolare in bianconero. io mi sento un giocatore da Juventus, uno di cui ci si può fidare quando entra in campo. Sto imparando da tutti, chi per una cosa chi per l’altra, i miei compagni mi stanno facendo crescere. Sono ancora giovane e penso di poter migliorare molto”.
Marco Ludovico.
