Gianluigi Buffon, che ha raggiunto il maggior numero di minuti giocati con la maglia della Juventus, superando anche la bandiera bianconera Alessandro Del Piero, è una leggenda e a riconoscerlo non è solo la tifoseria ma anche lo scrittore Sandro Veronesi , che in lungo intervento per la Gazzetta dello Sport si è espresso sul numero 1 bianconero, operando anche un paragone di grande prestigio: “In una recente intervista Gianluigi Buffon dice una cosa importante. Dice che a 39 anni continua a giocare grazie agli stimoli che esercita su di lui la Champions League: «Se avessi vinto la Champions mi sentirei svuotato». Ha ragione. Scorrendo la lista dei portieri che hanno vinto la Champions negli ultimi 22 anni – gli anni trascorsi da quando lui ha esordito in Serie A –, la coppa con le orecchie è stata alzata da tutti i migliori del mondo (da Peruzzi a Schmeichel, da Illgner a Kahn, da Dida a Julio Cesar, fino a Cech, Casillas e Neuer), ma anche da altri molto meno forti, come Van der Sar, César, Ter Stegen e Keylor Navas. Logico che, pur col palmarès che si ritrova, Gigi abbia ancora voglia di lottare. Se nel 2003, cioè 14 anni fa, o nel 2015, due anni fa, non avesse perso le finali che ha giocato, è quasi certo, a questo punto, che tutti noi saremmo già alle prese con qualcosa che al momento ci sembra inconcepibile, e cioè il calcio senza di lui. Perché Buffon ormai sta al calcio come Federer sta al tennis, ne è il simbolo vivente; e perché, proprio come per Federer, la sua longevità ha ormai infranto il muro della leggenda – e se quei due possono giocare e vincere ancora oggi, allora magari potranno continuare a farlo per altri dieci o quindici anni. (…)”.

Fotoagenzia Bruno Peruzzini ultimo allenamento e conferenza stama Juventus e Siviglia.Nella foto.gianluigi buffon

Desirèe Capozio.