Ph. Tardito / One+Nine Images
Porto vs Juventus – Uefa Champions League

Era una Juventus sotto esame quella che ieri sera si apprestava ad “abbattere il muro” del Porto in trasferta, per diversi motivi: in molti attendevano la Vecchia Signora al varco della Champions League, credendo di trovare una Juventus meno forte e predominante rispetto a quanto lo è nella nostra Serie A, insicura, poco determinata, lontana dalle “big” europee; altri ancora, di fede bianconera o meno, quasi speravano che l’esclusione di Bonucci potesse in qualche modo destabilizzare la Juventus così da poter alimentare ancora una volta quel “fuoco” anti-Allegri che in qualche modo non smette mai di bruciare. Sono stati smentiti tutti! Tutti tranne quelli che già avevano intravisto, nei singoli e nella squadra (soprattutto dopo il cambio di modulo), gli elementi necessari per poter battere chiunque ed in qualsiasi competizione. D’altronde vincere (sempre e d’ovunque) è il dogma che anima la Juventus stessa.

La vittoria è stata netta in una partita che fin dall’inizio ha preso una piega ben precisa, in favore della Juventus ovviamente, ancor di più dopo la precoce espulsione dell’ingenuo Alex Telles (cartellino rosso estratto al 27° minuto, è l’espulsione più veloce di questa edizione della Champions League). E a dimostrarlo, oltre il netto risultato di 2-0 in trasferta, sono i numeri della partita:  per la Juventus una percentuale del 91,8% di passaggi riusciti (730 scambi contro i 228 del Porto); 82% di contrasti vinti e 61% di vantaggio territoriale. 30 a 5 il conteggio dei cross; 901 a 390 quello dei tocchi palla; 22 a 3 quello delle giocate utili in area avversaria. Miralem Pjanic ha effettuato il maggior numero di passaggi nella partita: 102 scambi per i compagni, con dieci lanci positivi, tre occasioni create, tre contrasti vinti, due tiri respinti e un tiro nello specchio Complessivamente sono stati 128 i palloni giocati bosniaco, più di ogni altro bianconero, a conferma di una netta crescita del centrocampista ex-Roma. Meritevole di lode lo scatenato ex della partita: Alex Sandro. Assist per il gol di Dani Alves, quattro occasioni complessivamente create, 11 cross e quattro contrasti vinti, oltre a dieci palle recuperate (più di ogni altro bianconero).

Era il quarto match della storia della Juventus contro il Porto, terza vittoria bianconera. Inoltre era dal marzo 1995 che i portoghesi nonperdevano contro un club italiano (la Sampdoria fu l’ultima a riuscirci prima della Juventus di ieri sera). Al Dragão la Juve ha ottenuto una percentuale record di possesso palla (76,6%), senza concedere neppure un tiro nello specchio agli avversari. Considerate anche le vittorie di Zagabria, Lione e Siviglia, si è trattato del quarto successo esterno consecutivo in questa stagione di Champions League.

Marco Ludovico.