Il mercato della Juventus al di là delle preoccupazioni dei tifosi è un dato fortemente garantito, certificato e provato dalle conquiste che l’hanno vista primeggiare in questi sei anni. Il calcio mercato e tutti i suoi complicatissimi meccanismi di funzionamento fanno invidia al più complesso sistema di ingranaggi di un sofisticato orologio svizzero dove il benchè minimo rallentamento potrebbe pregiudicarne il suo corretto funzionamento. Parole, proclami, news più o meno affidabili e poi il “nulla di fatto” quando le cose sembravano ormai alla conclusione è questo il copione da seguire del calcio mercato o lista trasferimenti che dir si voglia.

Certi rallentamenti o per meglio dire “viaggiare a fari spenti” è stato sempre da Juve e dunque molte perplessità manifestate dal vasto popolo bianconero in questi giorni di caldo mercato appaiono davvero fuori luogo. Artefice di questo mondo un ragazzotto di 44 anni che insieme al suo massimo mentore Beppe Marotta sta facendo parlare di se. Invidiato da molti clubs italiani ed esteri Fabio Paratici è sicuramente uno degli artefici dei tanti successi messi a segno dalla Juventus. Da una carriera da giocatore nelle serie minori e dopo essersi girato mezzo paese collezionando diverse esperienze personali col sogno mai realizzato di approdare alla serie maggiore Fabio Paratici chiuse il suo personale percorso agonistico aprendone un altro sicuramente più ricco di soddisfazioni. Nel 2004, dopo una breve parentesi al Piacenza, conobbe Beppe Marotta e fece ingresso entrando nell’organigramma della Sampdoria nel ruolo di osservatore ma il merito di questa scelta azzeccata fu grazie all’intuito del capace dirigente varesino che in quel giovane pieno di entusiasmo ne carpì doti veramente interessanti. Da quel giorno nacque quindi questa forte e corrisposta collaborazione a tal punto che il percorso per approdare alla squadra più importante d’Italia e dopo una positivissima esperienza maturata alla Sampdoria risultò essere di breve durata. L’arrivo in bianconero fu una sfida difficile da affrontare dopo il dramma sportivo di calciopoli che relegò la società di corso Galileo Ferraris a dimensioni ben diverse rispetto alle ambizioni e storia di una società di primissimo livello.

Come in tutte le più belle favole che si raccontano il finale di ognuna di esse termina sempre nel migliore dei modi e per la coppia Marotta Paratici essere entrati nella leggenda del calcio (perchè 6 scudetti non è roba da tutti nel mondo) è davvero un bel finale. I tifosi sperano che questa coppia di fantastici professionisti possano continuare a regalare pagine di grande storia e per Andrea Agnelli che li ha fortemente voluti l’intenzione è quella di: “squadra che vince non si cambia”.