Finirà il calcio mercato cannibale e lo strapotere di alcune società di calcio proprietarie di numerosi cartellini di giocatori ma anche la formula del prestito con obbligo del riscatto. Queste solo alcune delle variazioni che cambieranno radicalmente il calcio mercato e tutto il suo ginepraio confusionale.

La Fifa rivoluziona il calciomercato

Il massimo organo mondiale studia come limitare le operazioni in prestito

La Fifa guidata da Gianni Infantino sta studiando un piano per limitare le operazioni in prestito fra le società di calcio nelle prossime finestre di mercato.

Ad anticipare le eventuali riforme è la tedesca Bild, che sottolinea come il massimo organo mondiale voglia porre un freno all’utilizzo selvaggio di questa formula da parte dei club.

L’allarme era stato lanciato dal presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, che aveva puntato il dito contro la Juventus, che in quel momento controllava i cartellini di ben 103 calciatori, di cui 26 in prestito per un valore complessivo di oltre 116 milioni. Questa politica, usata anche per sanare i bilanci, soprattutto nei club medio-piccoli, scomparirà con la nuova riforma.

La Fifa ha in mente una restrizione molto rigida: saranno al massimo 8 i calciatori in prestito in uscita a stagione. Questa nuova riforma potrà essere applicata, dopo uno studio durato mesi, solo se sarà accettata dal comitato esecutivo della federazione mondiale del calcio.

Le società che ora hanno più giocatori in prestito in altri club sono il Chelsea, 40 calciatori per un valore totale di oltre 200 milioni, il Manchester City, che ne conta 28 e il Monaco.

La Juventus ora ha 26 atleti in prestito, un numero elevato ma ridimensionato se si pensa che lo scorso gennaio erano ben 51. L’Atalanta, che in questo momento ne ha 53, è la società italiana co più atleti in altre squadre, a seguire il Genoa con 30. Queste società sono finite nel mirino per le eccessive operazioni in prestito negli ultimi anni.

Questa misura rischia di far finire in soffitta le operazioni con la formula del prestito con obbligo di riscatto, molto usata dalle società sotto la lente di ingrandimento della Uefa per il Fair Play Finanziario, come fatto negli ultimi anni da Inter, Milan e Roma.

La nuova regola non sarà applicabile per i calciatori minori di 21 anni che si sono formati nel vivaio e che sono stati sotto contratto per un periodo prolungato di tempo.

SPORTAL.IT | 13-09-2018 20:35