Ho aspettato due giorni prima di scrivere qualche mio pensiero su  Napoli Juve che definirei più che altro una storia di due personaggi. Aurelio De Laurentiis e Gonzalo Higuain. Il primo si starà maledicendo quando quel giorno decise di applicare la clausola rescissoria al suo giocatore più rappresentativo. Il secondo ha deciso di ringraziare il suo ex presidente mostrando sempre la parte migliore di se. Anche questa volta il campione argentino ha confezionato un regalo dei suoi mortificando i suoi ex tifosi che lo hanno fischiato durante la fase di preriscaldamento esultando poi con trasporto  per un goal che vale molto più dei tre punti messi in palio. La sua esultanza liberatoria e l’abbraccio dei suoi compagni sono la fitta più grande inferta al cuore partenopeo ma daltronde chi di spada ferisce di spada perisce “vangelo secondo Gonzalo”.

La Juve ha dunque conquistato i suoi tre punti che sarebbero stati 7 in caso di sconfitta ma per la storia vissuta in questi ultimi tempi fatti di incertezze difensive e voci su presunte polemiche da spogliatoio atte a destabilizzare l’ambiente direi che forse questa vittoria potrebbe sancire la ripresa della Juve. Ora, che si è appena iniziato il ciclo terribile formato da Napoli appunto, martedi l’Olympiakos, poi Inter,Bologna ed infine Roma giusto per non farsi mancare niente la critica si trova davanti all’interrogativo se la Juve è tornata ad essere la squadra vincente e determinata: ma solo al termine di questa serie serrata di confronti diretti si avrà la giusta risposta.

Bravo Allegri che ha saputo leggere ancora una volta la partita con gli 11 in campo e le sostituzioni avvenute. In netta crescita Mattia De Sciglio sempre peggio Sarri che si lamenta di tutto ma stavolta non potendo nascondere una bruciante sconfitta sul proprio campo e la mancata occasione di tagliar fuori la Juve dalla corsa al titolo ha voluto precisare a più riprese di un possesso palla a suo favore. Vero per carità ma le partite si vincono segnando, anche un goal ed anche con Higuain ad esempio.