Sono avvelenato e forse agli occhi dei molti che da anni mi seguono qualche volta potrei averli delusi in occasione di qualche mia performance poco professionale. Chiedo scusa dunque ma dentro ho una carica di tritolo pronta ad esplodere da un momento all’altro. Per questo a volte scrivo cose che non si addicono al mio stile esternando sfoghi vergognosi. Confesso e ancora mi scuso.

Le ingiustizie contro tutto e tutti non le ho mai tollerate, sul sociale proteggo per ideologia e a volte anche di persona persone anziane, bambini, e animali. Tra queste categorie inserisco l’amore di sempre, quella entità che in casi di forte crisi personale mi e’ stata sempre di grande aiuto a livello psicologico: LA JUVENTUS.
Ecco, la Juventus, quella fede e amore amica della mia esistenza avendo dedicato a lei, alla vecchia dama del campionato italiano, tutta la mia vita: prima da tifoso e da molti anni ne ho fatto una professione raccontando le vicende di casa bianconera.
Come per gli esempi espressi sopra, per la mia Juventus ho un sentimento di protezione e dunque dopo i misfatti di calciopoli che hanno visto ostacolare anche una piccola parte della mia carriera (sono anche io vittima di quella farsa ignobile) adesso qualsiasi cosa fatta contro la nostra società sono offese a prescindere. Forse ho perso il senso della misura, di non saper più scindere le cose, ma gli attacchi beceri al nostro indirizzo (anche di una gran parte di tifosi che sono forse i detrattori più pericolosi e per questo non li considero “tifosi della Juve” ) ebbene, sono poco propenso a giustificare.

La casta arbitrale così intoccabile, la ormai evidente politica di attacco ai nostri colori al solo scopo di impedirne avanzamenti di classifica, l’interesse di tutelare una sola compagine è ormai un fatto conclamato. Alcune testate (aime’) che tutelano l’indifendibile offendono la categoria di chi dovrebbe sempre analizzare la verità e mai coprire.
La Juve e Allegri ( dichiarazioni di facciata della serie “va tutto bene”) sono solo dichiarazioni signorili atte a non fomentare guerriglie da bar dello sport. Il buon lavoro svolto da un gruppo di persone che lavorano seriamente non può essere distrutto da caste, da un odio viscerale, da invidia, da impotenza di non poter essere come la Juve. Ebbene, questa serie di attacchi non troveranno più terreno fertile ma solo un muro di gomma. Allegri ha tuonato e forse aggiungerei era ora.
Giovedì ci sarà una sentenza importante che potrebbe cambiare le sorti di quella casta granitica dell’UEFA ma a quella aggiungerei quella delle nostre istituzioni che come un governo ormai fallimentare dove esiste una ribellione popolare in atto ancora operano indisturbati. Forse è iniziato il conto alla rovescia.
#marcovenditti