Durante la sessione di calciomercato appena andata in archivio, il ritorno anticipato di Leonardo Spinazzola alla Juventus è stata un’ipotesi ventilata a più riprese, che però, nonostante il trasferimento di Patrice Evra all’Olympique de Marseille, non si è concretizzata per più ragioni.
In primis, l’Atalanta, compagine che attualmente lotta per guadagnarsi un posto nella prossima Europa League, ha preferito trattenere il suo esterno fino al termine della stagione, considerate le performance di alto livello che hanno consentito al giocatore di guadagnarsi praticamente un posto fisso nell’undici di Gian Piero Gasperini.
Inoltre, i bianconeri hanno scelto di lasciar maturare il loro calciatore a Bergamo per due motivi; innanzitutto, con i dirigenti orobici, storicamente abili a valorizzare i giovani talenti, c’è da sempre un ottimo rapporto, come testimoniano le decine di affari conclusi negli ultimi decenni, e la scorsa estate Spinazzola si era trasferito in Lombardia con la formula del prestito biennale: richiamarlo alla base dopo sei mesi avrebbe potuto essere interpretato come uno sgarbo nei confronti della società nerazzurra.
In secondo luogo, oltre alle qualità di Alex Sandro, la Juve sulla corsia di sinistra può contare sulla ritrovata verve di Kwadwo Asamoah, messosi in luce nel mese di gennaio con prestazioni ampiamente soddisfacenti, e sull’apporto di Federico Mattiello, che ha ritrovato la condizione migliore dopo il duplice infortunio subìto ai tempi del Chievo.
Dunque, nessuna fretta, anche se il nome di Spinazzola potrebbe tornare prepotentemente in auge in estate: “Non ci penso, sono concentrato su questi quattro mesi – ha asserito il “Golden Boy” del Torneo di Viareggio 2012 in un’intervista rilasciata a “L’Eco di Bergamo” –. Il mirino è focalizzato su questo campionato, le voci mi fanno piacere ma non mi scompongono più di tanto”.